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«Âne Planté», di Francois-Xavier Lalanne, venduto a 8,4 milioni di dollari. Cortesia di Christie’s

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«Âne Planté», di Francois-Xavier Lalanne, venduto a 8,4 milioni di dollari. Cortesia di Christie’s

New York design week: sugli scudi Rateau, Giacometti e i Lalanne

I coniugi francesi si confermano i designer-scultori più apprezzati del momento mettendo a segno una vendita record di 77 milioni di dollari da Christie’s

Carla Cerutti

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Dal 6 al 14 dicembre New York è stata teatro di una nutrita serie di aste dedicate al design e alle arti decorative internazionali del Novecento organizzate da Sotheby’s, Christie’s e Bonhams. Ci limitiamo a dare i risultati più importanti e indicativi delle tendenze di mercato che, nell’ambito di tornate che hanno totalizzato milioni di dollari, hanno confermato l’interesse per le opere dei coniugi Lalanne, per Eugène Printz, Armand Albert Rateau e Diego Giacometti.

La Ronald O. Perelman Collection, esitata da Sotheby’s il 6 dicembre, ha totalizzato 34,7 milioni di dollari dei quali 4,2 sono stati spesi per acquistare una importante credenza, disegnata da Eugène Printz intorno al 1937 e impiallacciata in legno di wacapou, con decori in rame dorato e metallo laccato (stime 900mila-1,5 milioni).

Della stessa tornata, che ha disperso 117 lotti meticolosamente assemblati dal noto uomo d’affari americano, faceva parte una delle creazioni più famose del parigino Armand-Albert Rateau, una toilette in bronzo patinato e marmo disegnata intorno al 1921 e pressoché identica a quella progettata per la stilista Jeanne Lanvin oggi al Musée des Arts Décoratifs di Parigi. Stimata 1-1,5 milioni, è stata aggiudicata per 3,99 milioni di dollari.

La Doros Collection di 58 vetri e ceramiche Tiffany, soprattutto vasi, esitata sempre da Sotheby’s il giorno successivo, ha totalizzato oltre 2 milioni di dollari mentre la sola lampada da tavolo «Wisteria» del 1901 (stima 500-700mila), tra i pezzi iconici della nota manifattura statunitense, ne ha ottenuti ben 1,07 nell’ambito della vendita «Important Design», battuta da Sotheby’s l’8 dicembre per un totale di 8,7 milioni di dollari.
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Il giorno dopo, Christie’s ne batteva un esemplare analogo per «soli» 693mila dollari nell’ambito di tre tornate che hanno totalizzato 20,99 milioni di dollari e che hanno visto, tra i top lot, sia Armand-Albert Rateau, con un tavolo da centro disegnato per sé stesso nel 1925 ca ed esitato per 756mila dollari contro una stima di 100-150mila, sia Diego Giacometti, con una «Table aux Caryatides» del 1976 circa (stima 800mila-1,2 milioni) aggiudicata per 1,68 milioni.

A Rateau, Diego Giacometti e ai coniugi Lalanne, i designer-scultori al momento più apprezzati, Sotheby’s ha dedicato l’8 dicembre un’intera tornata che ha ulteriormente «incoronato» i quattro prediletti: Claude Lalanne con «Pomme d’Hiver», scultura in bronzo dorato del 2014, venduta per 4,28 milioni (stima 2-3); Rateau con una poltrona in bronzo patinato, creata appositamente nel 1919-20 per George e Florence Blumenthal, aggiudicata per 2,4 milioni (stima 2-3); Diego Giacometti con la console «L’oiseau», battuta per 1,9 milioni di dollari (stima 1-1,5 milioni) e François-Xavier Lalanne con due «Singe attentif, sculture in bronzo dorato del 1992 ca, vendute rispettivamente per 1,74 e 1,5 milioni di dollari, superando la stima massima.

Ma il trionfo dei Lalanne in America è stato decretato il 7 dicembre dall’asta «Sculpting Paradise: The Collection of Marie Lalanne» organizzata da Christie’s il 7 dicembre per un totale di 77 milioni di dollari, il suo miglior risultato per un’asta di design. Su 187 lotti, tutti provenienti dalla collezione della figlia degli artisti, Marie, è stato venduto il 100%, con il 319% sopra la stima minima e l’88% al di sopra della stima massima. Diciotto opere sono state esitate per oltre 1 milione di dollari, tra le quali il top lot, «Âne Planté», venduto per 8,4 milioni di dollari, 28 volte la sua stima minima.

«Les Trois Grands Moutons» de Peter si sono aggiudicati il secondo prezzo più alto della giornata, raggiungendo 6,3 milioni di dollari, più di quattro volte la stima minima, e anche «Grand Requin e La Grande Ourse» hanno registrato ottimi risultati, ciascuno venduto per 3,6 milioni.

Il 14 dicembre due aste hanno chiuso la settimana newyorkese del design: «Poetry and Passion: The Distinctive Jewelry and Objects of Line Vautrin», una cinquantina di squisite creazioni dell’antesignana designer francese battute da Sotheby’s per un totale di 221.445 dollari, e l’asta di design di Bonhams che, tra i numerosi lotti proposti, annoverava una «Table Carcasse à la Chauve-Souris», ideata da Diego Giacometti intorno al 1965 in bronzo patinato e vetro, venduta per 403.575 dollari.

Lampada Wisteria (1901), di Tiffany, venduta a 1,07 milioni di dollari. Cortesia di Sotheby’s

Carla Cerutti, 16 dicembre 2022 | © Riproduzione riservata

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