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Negli Emirati senza legami

In seguito alla decisione di Christie’s di organizzare la sua prima vendita d’arte moderna e contemporanea mediorientale di questo mese a Londra, dopo aver abbandonato la sua serie orientale a Dubai, la sua rivale Sotheby’s ha annunciato la sua prima vendita nella città del Golfo. Sotheby’s vende già arte moderna e contemporanea mediorientale a Londra; sebbene abbia tenuto aste a Doha tra il 2009 e il 2013, questa sarà la prima a Dubai.

La vendita serale, «Dubai: Boundless», si terrà il 13 novembre presso la galleria di Sotheby’s, inaugurata lo scorso autunno, «in contemporanea con Abu Dhabi Art e l’inaugurazione del Louvre Abu Dhabi», dice Ashkan Baghestani, il vicedirettore di Sotheby’s per l’arte contemporanea e moderna araba e iraniana.

Edward Gibbs, chairman di Sotheby’s e capo del dipartimento Medio Oriente e India, ha dichiarato che «questo impegno si basa su una crescita del 76% del numero di partecipanti dal Medio Oriente delle nostre vendite globali, provenienti in particolare dagli Emirati Arabi Uniti, con una partecipazione cresciuta del 39% tra il 2015 e il 2016». La vendita comprende circa 80-90 opere di artisti mediorientali e internazionali che si muovono nella temperie di questa regione e spazia dai manoscritti e dalle miniature moghul ai pezzi di design di François-Xavier Lalanne e ad opere contemporanee di Idris Khan.

A Londra, la vendita serale di Christie’s del 25 ottobre avrà luogo in contemporanea con la ribattezzata Middle Eastern Art Week, comunemente nota come Islamic Art Week. Spostare la vendita a Londra è una mossa che si inquadra in una strategia volta a «internazionalizzare ulteriormente il mercato dell’arte mediorientale», afferma Michael Jeha, direttore generale di Christie’s e vicechairman per il Medio Oriente. «Al momento circa il 30% delle nostre vendite di Dubai va a compratori internazionali», dice. La vendita della casa d’aste di arte moderna, orologi e beni di lusso di marzo continuerà a Dubai e, nonostante la riduzione delle vendite da semestrali ad annuali, il suo ufficio di Dubai, aperto nel 2006, non ha sofferto di tagli di organico, dice Jeha.

Anna Brady, 08 ottobre 2017 | © Riproduzione riservata

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Negli Emirati senza legami | Anna Brady

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