Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Dopo nove anni, Repetto Gallery ha lasciato Londra per spostarsi a Lugano. La nuova sede si aprirà a giugno con un’esposizione di opere degli artisti che hanno lavorato e lavorano con la galleria: da Melotti a Fontana, da Calzolari a Paolini e Pistoletto, da Sassolino a Piangiamore e Ghirri, oltre a esponenti della Land art come Richard Long e Christo, mentre a ottobre è prevista la prima mostra della programmazione: «Sarà una personale di un artista italiano prestigioso, di cui al momento non posso rivelare il nome, dice Carlo Repetto. Farà parte del progetto espositivo che prevede tre mostre l’anno: una di un maestro, una di un giovanissimo e una fondata sul dialogo tra un artista storicizzato e un giovane».
Intanto stanno entrando in gioco le terze generazioni della famiglia: «Nel 1967 nostro padre Aurelio fondò la galleria ad Acqui Terme, nei primi anni ’80 iniziai a collaborare con lui, aprii con mia moglie Anna Maria il mio spazio, poi, nel 2000 mi spostai a Milano. E di qui, con mio fratello Saverio, ci siamo trasferiti a Londra. Ora è tempo che entrino i nostri figli Andrea e Sara». La nuova sede, 300 metri quadrati, «è uno spazio moderno, illuminato da Nemolight, con le zone operative integrate con lo spazio espositivo, separate solo da quinte. Per noi contano molto gli spazi aperti, poiché amiamo lavorare con le installazioni (ad Acqui Terme esponemmo il grande “Circle” di Richard Long). Mentre a Londra, dove lo spazio era più ristretto, non era possibile realizzare certe mostre».
Ovviamente non è solo questa la ragione del trasferimento: «La Brexit ha reso tutto più difficile e costoso per i galleristi, ma anche per i collezionisti europei che comprando a Londra devono poi pagare le tasse d’importazione nei loro Paesi. Lo stesso vale per la Svizzera, ma questo è il Paese in cui viviamo e almeno è più vicina all’Europa di quanto ormai non sia il Regno Unito».

Da sinistra: Andrea Repetto e il padre Carlo, Sara Repetto e il padre Saverio e Paolo, terzo fratello Repetto
Altri articoli dell'autore
Al Mudec la personale della prima artista indiana a vincere, nel 2024, il premio internazionale «Artist of the Year» di Deutsche Bank
Installata nel 2008 in pieno centro città, la scultura, simbolo di tutte le vittime del terrorismo, è stata pulita e riverniciata dopo diciassette anni in mezzo al traffico. Il merito va all’unica realtà in Italia che offre servizi dedicati alla gestione, conservazione e valorizzazione di opere e collezioni
Con più di 60 opere tra dipinti e disegni, oltre a fotografie e materiali vari, l’istituzione milanese ospita la prima retrospettiva in Italia di un’artista anticonformista, pioniera del pensiero femminista ed ecologista
Da Repetto Gallery una trentina di opere del maestro bolognese dialogano con Calzolari, Caravaggio, Dreher, Ghirri, Hockney, Ferroni, Licini, Nicholson, Salvo, Scully e Vimercati