Le vetrine di Borghese a Milano

Una nuova realtà meneghina, nata dall’esperienza della genovese ABC-ARTE, apre con la Pittura Analitica e promette incursioni nel contemporaneo

Antonio Borghese
Monica Trigona |  | Milano

ABC-ARTE, galleria genovese con alle spalle un’attività decennale, avvia un nuovo spazio a Milano a due passi dalla Basilica di Sant’Eustorgio (via Santa Croce 21): ABC-ARTE ONE OF. Per il direttore Antonio Borghese (classe 1983, cresciuto in una famiglia di collezionisti) si tratta di un’estensione naturale: «Aprire nella città delle mie radici, davanti al Museo Diocesano Carlo Maria Martini, che, tra l’altro conserva anche un’opera di Nanni Valentini, artista che rappresento, è un piacevole “ritorno a casa”».

E che casa, direbbero i più, visto che lo spazio, con due ampie vetrine, si affaccia su una piazza ariosa e solare come pochi posti del capoluogo meneghino. Per le mostre sono previste al massimo due opere esposte per artista, una per stanza, selezionate per rappresentare al meglio ogni specifica ricerca. Ad aprire i battenti del nuovo progetto è la personale «How to Paint», sino al primo marzo, di Jerry Zeniuk (Bardowick, Germania, 1945), autore di origine ucraina protagonista negli anni Settanta, assieme ad altri artisti europei e americani, di un radicale ripensamento del mezzo pittorico (viene ricordata la sua partecipazione nel 1975 all’importante collettiva «Fundamental Painting» allo Stedelijk Museum di Amsterdam).

Di Zeniuk sono esposti due dipinti recenti, «assaggio» della parallela rassegna da ABC-ARTE curata da Flaminio Gualdoni. «A Milano, ci racconta Borghese, dopo un primo periodo di dialogo con la galleria di Genova, inizierà una programmazione orientata verso esperienze diverse, che vanno da un progetto su Ugo La Pietra a una doppia personale di Zeniuk e Tomas Rajlich. Non mancheranno incursioni nel contemporaneo. È attiva, infatti, una collaborazione con Art Innovation, galleria specializzata nell’organizzare mostre dei più noti artisti digitali internazionali attraverso l’utilizzo di «billboard». Le proiezioni su questi enormi tabelloni avvengono durante i grandi eventi del panorama artistico come ad esempio le fiere».

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