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«La parade erotique» (1984) di Enrico Baj (particolare; stima 50-70mila euro). © Finarte

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«La parade erotique» (1984) di Enrico Baj (particolare; stima 50-70mila euro). © Finarte

Le esplosioni di Dottori e gli svelamenti di Boetti

Da Finarte il 2 dicembre un excursus nell’arte del secolo scorso. Anche digressioni internazionali tra i 268 lotti del catalogo

Michela Moro

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Il 2 dicembre Finarte propone a Milano un pomeriggio dedicato all’Arte moderna e contemporanea: un excursus di 268 lotti tra molti degli artisti del secolo scorso con digressioni internazionali.

La lista è corposa. Si va da George Grosz a Michele Cascella, da Ardengo Soffici a Fausto Pirandello, da Carlo Carrà ad Atanasio Soldati, poi Enrico Prampolini, Fortunato Depero, Giacomo Balla, Gino Severini, tutti con ottime stime che partono dai 4mila euro per arrivare fino ai 30-50mila euro per l’olio su tela «Esplosioni, mare e isole» (1927) di Gerardo Dottori.

Il catalogo include anche un olio su tela molto raro, «Senza titolo» del 1928, dell’artista armeno Leon Tutundjian (20-30mila), già esposto dalla Galleria Yvon Lambert di Parigi. Dopo «Paesaggio del Gers» (1933) di Filippo De Pisis (15-20mila) e «Tre donne» (1948) di Massimo Campigli, si arriva a un gruppo di ceramiche che include due lavori di Lucio Fontana (le stime vanno da 15mila a 22mila euro), la testina di Leoncillo del 1938 (14-15mila), una ceramica con smalto rosso e nero di Alberto Burri del 1951 (20-30mila) e un piccolo piatto di Fausto Melotti del 1961.

Proviene dall’importante collezione del milanese Paride Accetti l’«Asta cielare IV» (1978-80) di bronzo alta 2,70 metri, con stima 60-80mila euro, di Arnaldo Pomodoro. La vendita annovera anche una «Esso» su carta, della prima metà degli anni Settanta, di Mario Schifano (6-8mila), il dipinto «Una sera» (1998) di Salvo (15-20mila) e diversi tappeti natura di Piero Gilardi con stime fra i 2mila e i 12mila euro.

Un lavoro a pastello su carta intelata del 1969 di Wifredo Lam è valutato 35-50mila euro, come uno dei primi grandi mosaici di grande formato (184,5x124,8 cm) di Piero Dorazio, opera del 1957 realizzata in marmo ravennate, smalto e oro stimato 30-50mila euro.

Il dipinto di Enrico Baj «La parade erotique» (1984), di dimensioni museali (208x362 cm) è all’asta per 50-70mila euro. Di Alighiero Boetti sono presenti 4 opere: il famoso libro «Classifying the thousand longest rivers in the world» (1978), firmato con copertina ricamata, in asta con una stima di 25-35mila euro, due arazzi, «Piegare e spiegare» (28-32mila) e «Svelare e rivelare» (32-40mila), e un collage su carta degli anni Settanta proposto a 12-15mila euro.

Hermann Nitsch, maestro dell'Azionismo viennese, è presente con due lotti, un acrilico su tela e un grande olio su carta applicato su tela stimato 30-50mila euro. Arricchiscono la vendita importanti lavori di artisti come Agostino Bonalumi («Giallo» del 1977 a 60-80mila), e Paolo Scheggi («Intersuperficie, curva bianca, passaggio di un piano» del 1965, acrilico bianco su tre tele sovrapposte, stimato 80-120mila euro).

«La parade erotique» (1984) di Enrico Baj (particolare; stima 50-70mila euro). © Finarte

«Asta cielare IV» (1978-80) di Arnaldo Pomodoro (stima 60-80mila euro). © Finarte

«Giallo» (1977) di Agostino Bonalumi (stima 60-80mila euro). © Finarte

Il mosaico «Senza titolo» (1957) di Piero Dorazio (stima 30-50mila euro). © Finarte

Michela Moro, 30 novembre 2021 | © Riproduzione riservata

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