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I mesi di lockdown non hanno interrotto le attività di restauro e manutenzione nell’immenso complesso di Palazzo Ducale, diretto da Stefano L’Occaso, dove i cantieri si sono moltiplicati: mentre continua, almeno fino al prossimo luglio, il recupero degli arazzi raffaelleschi, intrapreso per la mostra in Palazzo Ducale «Raffaello trama e ordito», si è concluso l’intervento, finanziato da Intesa Sanpaolo, sul grande polittico dipinto nel 1514 da Cima da Conegliano per la Chiesa francescana di Sant’Anna di Capodistria, trasferita dopo l’ultima guerra dall’Ordine nel convento mantovano di San Francesco, da cui nel 1972 è giunta in Palazzo Ducale.
Il restauro è stato realizzato (anch’esso con il supporto di Intesa Sanpaolo) da Archè, così come i lavori (appena conclusi, grazie a Società per il Palazzo Ducale) su due recenti acquisizioni. Si tratta di una pala d’altare di Siro Baroni (1678-1746, lungamente attivo a Mantova) e di un grande dipinto da soffitto, acquisito dal Mibact per evitarne l’esportazione, di Francesco M. Raineri detto lo Schivenoglia (1676-1758, attivo a Mantova fino alla morte e primo direttore della locale Accademia di Belle Arti), che raggiunge un’altra sua opera già presente in Palazzo Ducale. Avviato invece di recente (grazie a Coop Alleanza 3.0 e FondacoItalia), il recupero delle fragili sete e velluti francesi del primo Ottocento del letto a baldacchino nell’Appartamento dell’Imperatrice.
Intanto, mentre continua la manutenzione delle coperture di Palazzo Ducale, eseguita dalla ditta ligure Formento specializzata in lavori «in fune», e dell’acciottolato degli spazi scoperti esterni e interni del Palazzo (condotta da Appia Antica, Bergamo), negli interni Daniela M. Mazzaglia lavora al consolidamento dei delicati intonaci e alle stuccature e integrazioni pittoriche della Sala dei Fiumi, decorata negli anni Settanta del Settecento da Gaetano Crevola e Giorgio Anselmi.
Ultimati di recente, poi (da Cp Impresa Edile, Povegliano Veronese, con finanziamenti pubblici), i lavori di restauro e riqualificazione del piano terreno della Palazzina della Rustica, avviata nel 1539 da Giulio Romano (1499-1546) per Federico II Gonzaga e completata dal suo allievo G.B. Bertani (1510 ca-1576; dal 1549 prefetto delle fabbriche gonzaghesche), ideatore del programma di affreschi della palazzina, di cui frattanto è giunto a Palazzo Ducale, grazie a un anonimo donatore, un disegno preparatorio per la Sala di Bacco.
Già attribuito a Giulio Campi, il foglio è stato assegnato al Bertani nel 2007 da Stefano L’Occaso e poi da altri studiosi. Si aggiunge agli analoghi disegni conservati agli Uffizi, al Louvre, al Castello di Windsor e in altri grandi musei europei.
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Restauratori davanti al Polittico di Cima da Conegliano. © MiBACT, Palazzo Ducale di Mantova
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