Il museo sotterraneo di David Walsh cresce

Oltre a una «biblioteca da sogno», il nuovo spazio dell’istituzione della Tasmania comprenderà anche altri «tesori» secondo la moglie di Walsh, la curatrice e artista Kirsha Kaechele

Dopo l’apertura nel 2011, il museo sul fiume ha subito altri due ampliamenti. Foto dudlajzov
Gareth Harris |  | Hobart

Il più grande museo privato dell’Australia, fondato dal collezionista e milionario del gioco d’azzardo David Walsh, si sta ingrandendo. Walsh sta aggiungendo un nuovo spazio sotterraneo al suo Museum of Old and New Art (Mona) di Hobart, in Tasmania, scavato in una scogliera di arenaria nella tenuta di Moorilla, che si estende per sei acri. Il nuovo spazio ospiterà la vasta biblioteca di Walsh, attualmente ospitata in un altro edificio in loco (un’estensione dell’edificio centrale Round House progettato dall’architetto Roy Grounds). La sua collezione di libri comprende una prima edizione di Lolita (1955) di Vladimir Nabokov e una prima edizione firmata di On the Origin of Species (1859) di Charles Darwin.

«Vi sorprenderebbe sapere che più dell’arte, forse anche più della matematica e dei frullati, David Walsh va matto per i libri?», si legge sul sito web del museo. «La nostra collezione riflette i gusti di David Walsh, che sono prolifici ed eclettici (da bambino non aveva amici e decise di dedicare la sua vita alla lettura)». Walsh ha dato un’idea di quanto tempo potrebbe richiedere l’ampliamento, dichiarando: «Stiamo costruendo arte e l’arte richiede tempo».

In un post su Instagram, l’artista e curatrice del museo di Hobart Kirsha Kaechele, moglie di Walsh, lo mostra mentre cammina all’interno di un tunnel attualmente in fase di scavo. L’artista descrive poi come la nuova espansione stia «procedendo magnificamente» e che ci sono «così tante sorprese: l’intensità dell’arenaria e alcuni interessanti depositi di metallo... è a dir poco dispendioso, grazie a Kiefer per averci portato al verde! Ma ne vale la pena». Il costo dell’ampliamento non è stato reso noto.

Kiefer è attualmente rappresentato da due opere a Mona: «Sternenfall» (1999), un’opera a tecnica mista che mappa le stelle e altre parti del cielo notturno, e «Sternenfall/Shevirath ha Kelim» (Stelle cadenti/La rottura dei vasi) del 2007, che comprende libri fatti di piombo e vetro, esposti nella biblioteca esistente.
Il Museum of Old and New Art è stato inaugurato nel 2011. Secondo il sito web di notizie della Tasmania Pulse Hobart, il nuovo spazio sotterraneo è stato progettato dallo studio Fender Katsalidis Architects di Melbourne, lo stesso che ha realizzato l’edificio originale del Mona.

L'annessione prevista sarà il terzo grande ampliamento del museo dopo il progetto Siloam nel 2019 e l’aggiunta di Pharos nel 2017, che ospita quattro nuove opere luminose dell’artista statunitense James Turrell e l’installazione «20:50» dello scultore britannico Richard Wilson, acquistata dal collezionista Charles Saatchi nel 2015.

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Gareth Harris