Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Arianna Antoniutti
Leggi i suoi articoliHanno riaperto al pubblico, dopo sei anni, i Mouseia di Villa Adriana. L’idea di creare una struttura museale all’interno della villa imperiale sorse negli anni ’50, quando venne rinvenuto il ciclo statuario che ornava lo specchio d’acqua denominato Canopo. Si decise di non trasportare le sculture a Roma ma di musealizzarle in loco, e a tale scopo venne individuato e successivamente restaurato, negli anni ’90, un edificio di fondazione adrianea, nel XVIII secolo riadattato in casa colonica.
Al suo interno trovò collocazione, nella sala principale del piano superiore, l’arredo scultoreo del Canopo, costituito da repliche di capolavori dell’arte greca come le due Amazzoni ferite, le quattro Cariatidi, i due Sileni canefori.
Al piano inferiore furono poste altre sculture provenienti da diversi ambienti della Villa, come l’Afrodite Cnidia dal Ninfeo con Tempio di Venere e il torso di Doriforo dalle Piccole Terme, accanto a numerosi ritratti imperiali e raffinati elementi architettonici. Tutto questo è ora tornato visibile, rinnovato nell’illuminazione e negli apparati didattici.

Il Ciclo del Canopo
Altri articoli dell'autore
Dopo le dimissioni di Nicola Borrelli, seguite al caso del finanziamento al film di Francis Kaufmann, indagato per omicidio. La nomina di un nuovo direttore attesa per l’autunno
Il Ministro della Cultura dona una copia della scultura in bronzo al suo omologo Mykola Tochytskyi come «simbolo di battaglia e di resistenza, ma anche di rispetto e umanità»
Il restauro appena concluso del più antico monumento del Foro Romano, ora dotato anche di un nuovo sistema di illuminazione, ha svelato gli interventi ottocenteschi di Giuseppe Valadier
Il Ministro della Cultura ha annunciato la volontà di candidare a Patrimonio Unesco il sito archeologico che «restituisce la grandezza e la bellezza delle stratificazioni storiche dell’identità italiana»