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Mariella Rossi
Leggi i suoi articoliLa Sangiorgio International Art Gallery di Lugano, diretta da Antonio Lagioia e Daria Schöni, propone opere storicizzate e sguardi approfonditi ed esaustivi sugli autori del Novecento, garantendo un approccio museale a ogni progetto espositivo. Ne è un esempio la mostra visitabile fino al 13 novembre intitolata «Il furore del colore», dedicata a Renato Guttuso (Bagheria, 1911-Roma, 1987).
Il percorso è incentrato su nove dipinti a olio accanto ai quali figurano sei lavori a china. Si tratta di opere realizzate dal 1938 al 1976, ovvero da quando Guttuso si trasferì dalla Sicilia a Roma al suo esordio in politica, attività nella quale confluì il suo costante impegno sociale. I soggetti delle opere esposte sono tetti romani e figure femminili, temi tipici di questo lungo periodo, nei quali si riflette il legame simbolico e umano con la capitale.
Non mancano poi alcune nature morte e composizioni, a coronamento del percorso allestito nello spazio espositivo della Sangiorgio International presso Palazzo Gargantini (via Marconi 2) a Lugano che si aggiunge alla sede di Bellinzona, dove la galleria ha aperto nel 2013 e dove lavori di Guttuso erano stati proposti due anni fa nelle sale di Palazzo Chicherio insieme a Giuseppe Migneco e Stefano Puleo nella mostra «Realismo sociale nella terra dei tre mari».
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