Fuori i mercanti dal tempio di Tefaf

Come a New York, anche a Maastricht il vetting sarà precluso ad antiquari e case d’asta

Lo stand della David Koetser Gallery alla scorsa edizione di Tefaf Maastricht
Anny Shaw |  | Maastricht

Il Tefaf sta rivedendo la politica del suo comitato di vetting, escludendo i mercanti d’arte e le case d’asta. Le due fiere newyorkesi (Tefaf New York Spring e Tefaf New York Fall) sono sempre state controllate solamente da curatori, studiosi e accademici, mentre Tefaf Maastricht finora ha fatto ricorso anche a specialisti del settore per esaminare le opere.

«Lo scopo è di adottare una politica uniforme in tutte le fiere», ha dichiarato una portavoce di Tefaf. L’elenco finale del comitato di vetting per Tefaf Maastricht sarà completato a metà dicembre, ma per ora l’invito è stato esteso solo a studiosi, accademici, personale di musei, restauratori e conservatori.

Nanne Dekking, presidente del cda di Tefaf, ha affermato che la fiera «dirà addio a un certo numero di consulenti che hanno servito fedelmente l’organizzazione per molti anni». Tra questi, James Roundell, un direttore della
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