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Luana De Micco
Leggi i suoi articoliIl Salone del disegno, della pittura e della scultura Fine Arts Paris lascia l’elegante Palais Brongniart per gli ampi spazi espositivi del Carrousel du Louvre. La giovane rassegna è figlia dello «storico» Salon du Dessin. È nata infatti nel 2017 dalla collaborazione tra la Société du Salon du Dessin (che da 27 anni organizza la rassegna nell’ex palazzo della Borsa) e Paris Tableau, il salone della pittura antica fondato nel 2011 (e l’anno scorso «esportato» a Bruxelles).
La nuova edizione di Fine Arts Paris, dal 7 all’11 novembre, ha tra le novità la «Semaine de la sculpture», un percorso tra diversi musei parigini. Gli espositori sono 43. Tra gli italiani Paolo Antonacci di Roma, che allestisce un disegno di Francesco Hayez (1791-1882), «Rinaldo e Armida», e Maurizio Nobile di Bologna, con sede anche a Parigi, che presenta due rare tempere di Jean-Pierre Péquignot (1765-1807), paesaggista francese attivo tra Roma e Napoli e morto a soli 40 anni. La galleria Ceci Antichità di Formigine (Modena) allestisce cornici di fattura italiana del XVI secolo.
Per la scultura, alla Galerie Malaquais troviamo la «Testa di orango» di François Pompon, del 1930. Da Univers du bronze è invece un busto di Victor Hugo realizzato nel 1883 da Auguste Rodin. Di Steinitz sono due «Ercole» di bronzo del 1690 ca su disegno di Charles Le Brun. Per i disegni, una serie di fogli di Hans Hartung sono esposti alla Galerie de la Présidence, mentre Orsay Paris allestisce delle gouache di Sonia Delaunay provenienti dalla collezione del suo editore, Robert Perrier, per la prima volta sul mercato.
Infine, per quanto riguarda la pittura, da Maurizio Canesso si possono vedere tre immense tele di Niccolò Codazzi (1642-93), bergamasco formatosi a Napoli, che lavorò alla reggia di Versailles. «L’asina di Balaam» dipinta da Francesco Cozza (1605-82) è allestita da Jacques Leegenhoek. Da F. Baulme Fine Arts è invece «Pallas et les Arts» una grande tela inedita del 1680-83 di Louis de Boullogne (1654-1733) per il cabinet parigino di Charles Perrault.

«Il ratto di Europa» di Francesco Podesti. © Paolo Antonacci
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