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Jan Uslè «Pedramala»

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Jan Uslè «Pedramala»

Cardio pennellate da Artiaco

Lo spazio pittorico del pittore spagnolo Jan Uslè nella mostra «Pedramala»

Olga Scotto di Vettimo

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«Tra i pittori europei più interessanti, realizza un lavoro di qualità sul tema della pittura», così il gallerista Alfonso Artiaco definisce l’artista spagnolo Jan Uslè (Santander, 1954), che ospita dal 15 dicembre al 2 febbraio con la personale «PEDRAMALA». Sono esposte opere inedite di varie dimensioni realizzate a Pedramala, paese della Spagna. Dipinti della serie «Soñe que Revelabas», a cui l’artista si dedica dal 1997 solcando le tele con pennellate orizzontali di vernice nera.

Uslè approda alla pittura astratta dopo il trasferimento a New York nel 1986; costruisce un nuovo spazio pittorico attraverso un’astrazione dagli intenti concettuali ed emotivi. La sua ricerca indaga lo «statuto» della pittura, ne analizza il «metodo». Le pennellate che misurano lo spazio pittorico attraverso equilibri tra verticalità e orizzontalità rinviano talvolta a paesaggi naturali. Per descrivere la sequenza delle pennellate, utilizza un’analogia con il battito cardiaco: «c’è anche qualche cosa del cardiogramma, ogni pennellata è sistematica e meccanica ma allo stesso tempo di natura organica, biologica, fisica: l’eco del battito del cuore, l’infrangersi delle onde sulla sabbia».

Jan Uslè «Pedramala»

Olga Scotto di Vettimo, 15 dicembre 2018 | © Riproduzione riservata

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Cardio pennellate da Artiaco | Olga Scotto di Vettimo

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