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Olga Scotto di Vettimo
Leggi i suoi articoliAl di sotto del complesso della Cittadella dei Musei, realizzato sui ruderi del precedente utilizzo militare per accogliere alcuni dei più importanti musei cittadini, si estendono le Cannoniere cinquecentesche. Questi ambienti furono impostati nella seconda metà del XVI secolo dall’architetto cremonese Rocco Cappellino, primo progettista del sistema fortificato che comprende l’attuale baluardo sul quale si imposta la Cittadella. Dopo il 1573 le iniziali strutture difensive vennero ampliate dagli ingegneri militari ticinesi Giacomo e Giorgio Palearo Fratino, nell’ambito di un più vasto intervento sulle difese della città di Cagliari. L’architettura originaria completata a ridosso del 1600 non subì ulteriori modifiche fino al 1870 quando fu realizzata una galleria di raccordo per il neonato distretto militare, a testimonianza dell’uso continuativo e strategico dell’area.
Oggi gli ambienti ipogei delle Cannoniere, entrate nelle disponibilità dei Musei Nazionali nel 2022 grazie all’eccellente collaborazione con l’Agenzia del Demanio, si estendono sotto il Museo Archeologico, la Pinacoteca e il Museo etnografico regionale «Collezione Luigi Cocco» dell’Isre (Istituto Superiore Regionale Etnografico), articolandosi su più livelli. Il livello inferiore ospita la grande galleria ottocentesca, carrabile, alla quale si accede dal cortile interno del Museo Archeologico e il cui sbocco si trova all’incrocio delle mura difensive del baluardo a corno di San Pancrazio, oggi area cortilizia della sottostante Caserma Carlo Alberto della Polizia di Stato. Il livello superiore è invece raggiungibile dai giardini interni della Cittadella attraverso un articolato ingresso, probabilmente legato a una fase di utilizzo come deposito di polveri da sparo; da qui si diramano le gallerie che conducono alle due Cannoniere, poste a difesa dello sbocco nord-occidentale della cortina muraria.
La Cannoniere sono aperte al pubblico da alcuni anni in occasioni speciali come le Giornate Europee del Patrimonio, la prima domenica del mese o le aperture straordinarie serali, e ospitano un raro cannone in bronzo spagnolo, databile agli inizi del XVII secolo, recentemente restaurato. La galleria ottocentesca aprirà nel 2026 con un nuovo allestimento che prevede l’esposizione del lapidarium del Museo e una selezione di anfore puniche e romane.
Dal 2023 le Cannoniere rientrano tra i siti gestiti dai Musei Nazionali di Cagliari, istituto del Ministero della Cultura dotato dal 2019 di autonomia speciale. Ne fanno parte anche il Museo Archeologico, la Pinacoteca, la Torre di San Pancrazio, il Palazzo delle Seziate, il Teatro dell’Arco, gli spazi di Porta Cristina e l’ex Regio Museo.
I Musei Nazionali di Cagliari sono impegnati in molteplici attività di conservazione e di valorizzazione del proprio patrimonio. Tra queste i restauri di 4 statue romane di figure maschili (I secolo d.C.), esposte all’ex Regio Museo, sulle quali si è intervenuti con il laser per rimuovere materiali e incrostazioni depositatisi nel tempo sulle superfici. Le sculture sono state di recente riallestite e valorizzate con nuovi supporti. Conclusi anche gli interventi di restauro su una statua in arenaria di Bes (III-II sec. a.C.), attualmente collocata su un nuovo basamento al secondo piano del Museo Archeologico. La monumentale scultura di età ellenistica è stata rinvenuta, insieme alla sua gemella, nella località Campu Carrui a Maracalagonis, dove probabilmente sorgeva un santuario punico suburbano. Il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, le cui collezioni dal 1993 sono state trasferite all’interno del complesso della Cittadella dei Musei, in uno degli edifici realizzati tra il 1956 e il 1979 dagli architetti Piero Gazzola e Libero Cecchini, accoglie un’importantissima collezione che conta oltre 4mila testimonianze che vanno dalla Preistoria al Medioevo, dalle dee madri neolitiche ai bronzi nuragici, dai gioielli fenici e punici alla statuaria romana, dagli oggetti di culto di epoca bizantina alle ceramiche medievali. Il museo, inoltre, conserva nelle sue raccolte, oltre alla statua proveniente da Maracalagonis, anche quelle di Bithia e Tuvixeddu, rarissime testimonianze scultoree monumentali del Mediterraneo occidentale della divinità egizia Bes, il cui culto si diffuse attraverso i Fenici e i Punici.
«Nell’ambito dei lavori di efficientamento energetico e di miglioramento dell’accessibilità legati ai finanziamenti del Pnrr, e nell’ambito di lavori finanziati con altri fondi legati a leggi speciali, i Musei Nazionali di Cagliari stanno procedendo alla realizzazione di numerosi progetti che garantiranno spazi più adeguati alle moderne esigenze del pubblico museale e non solo, spiega Francesco Muscolino, direttore dei Musei Nazionali di Cagliari. Innanzitutto, verrà realizzato un nuovo ascensore esterno che permetterà il collegamento tra la parte bassa e la parte alta della Cittadella dei Musei, rendendo così finalmente accessibili tutte le strutture museali e didattiche presenti in quell’area. All’interno del Museo archeologico è previsto il prosieguo dei lavori di miglioramento dell’efficienza energetica della struttura, in particolare con il rifacimento dell’intero impianto di climatizzazione. Infine, altri importanti lavori, sempre all’interno del Museo archeologico, saranno finalizzati alla realizzazione di nuovi allestimenti nei diversi piani. In sintesi, è prevista tutta una serie di interventi piccoli e grandi, che consentiranno nel 2026 ai visitatori di fruire di una struttura moderna e accessibile, rinnovata negli impianti e nei servizi, con delle nuove aree espositive che renderanno i Musei Nazionali di Cagliari sempre più attraenti ed efficaci nel trasmettere i valori connessi al grande patrimonio culturale che custodiscono».
Cannoniera inferiore con anfore
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