Al via il percorso Unesco di Brescia

Il riallestimento della sezione romana del Museo di Santa Giulia è stato anche l’occasione per saldare definitivamente il Museo con il Parco Archeologico di Brixia

Il Capitolium (o Tempio Capitolino) in Piazza del Foro a Brescia
Ada Masoero |  | Brescia

Non solo mostre ed eventi in questo 2023 in cui Brescia è, con Bergamo, Capitale italiana della cultura, ma anche un’eredità per il futuro di musei nuovi, come quello del Risorgimento nel Castello o radicalmente rinnovati, come la sezione romana del Museo di Santa Giulia, il cui riallestimento, imposto dal recente trasferimento della «Vittoria Alata», che ne era il fulcro, nel museo a essa dedicato nel Capitolium, ha dato vita a una realtà del tutto nuova, sia per l’accessibilità alle persone disabili, sia perché è stata arricchita da numerosi reperti inediti, frutto di ricerche recenti, e da tre installazioni immersive multimediali, di NONE Collective, dedicate alla scoperta e alla valorizzazione dei reperti di Brixia; alla vicenda appassionante della «Vittoria Alata», ritrovata nel 1826, e al rapporto, nel tempo, tra architettura, uomo e natura.

Il progetto, promosso da Fondazione Brescia Musei (i cui istituti saranno visitabili gratuitamente per tutti i bresciani, per l’intero anno), Comune di Brescia e Soprintendenza di Bergamo e Brescia, con il supporto di sostenitori pubblici e privati, è stato anche l’occasione per saldare definitivamente il Museo di Santa Giulia e il Parco Archeologico di Brixia, uniti dal Percorso Unesco, che s’inaugura in questo mese, in un unicum sancito anche dalla bigliettazione congiunta. Il nuovo allestimento della sezione romana del Museo di Santa Giulia, realizzato dallo studio Tortelli Frassoni (progettisti, 25 anni fa, dell’intero museo) con Antonio Maio, espone le preziose teste di personalità della dinastia Flavia, trovate nel 1826 nello stesso deposito in cui, in epoca tardoantica, fu ricoverata la «Vittoria».

Con esse, figurano ora molti inediti oggetti votivi lasciati dai fedeli (gioielli, ceramiche, lucerne, un coltello rituale); frammenti lapidei studiati di recente, fra cui una mensola (dal Foro, inedita anch’essa), raffigurante un Fauno, donata da una famiglia bresciana, e un balteo bronzeo (pettorale da cavallo, forse parte di un monumento equestre perduto), che è un unicum per il concitato combattimento che raffigura. Intanto, lungo il Corridoio Unesco, tra Capitolium e Museo di Santa Giulia, continua fino al 16 aprile il progetto «Isgrò cancella Brixia» a cura di Marco Bazzini.

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