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Vedovamazzei, «Vedovamazzei non ci fai paura abbiamo il colpo in canna senza la sicura!», 1994

Courtesy of the artist. Photo: Peppe Avallone

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Vedovamazzei, «Vedovamazzei non ci fai paura abbiamo il colpo in canna senza la sicura!», 1994

Courtesy of the artist. Photo: Peppe Avallone

Quadriennale Roma 2025 • Gli artisti di Luca Massimo Barbero

Chi sono e che cosa fanno i protagonisti della 18ma edizione della principale esposizione periodica dedicata all’arte italiana contemporanea. Conosciamo i 13 della sezione «La mia immagine è ciò da cui mi faccio rappresentare: l’autoritratto. Il cibo, i gatti, la palestra, me stesso, i viaggi e ammennicoli vari»

Si svolge dall’11 ottobre al 18 gennaio 2026, nel Palazzo delle Esposizioni di Roma, «Fantastica» (catalogo Marsilio Arte), la 18ma Quadriennale d’Arte, promossa in collaborazione con la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e organizzata in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo (Intesa Sanpaolo è il Main Partner della mostra). Mantenendo fede all’impianto curatoriale ideato da Luca Beatrice, da fine 2023 presidente della Fondazione La Quadriennale e scomparso improvvisamente lo scorso 21 gennaio (gli è subentrato Andrea Lombardinilo), la principale esposizione periodica dedicata all’arte italiana contemporanea si presenta come un grande progetto corale scandito in cinque capitoli, esito delle scelte operate da ciascuno dei cinque curatori selezionati dal Consiglio di Amministrazione della Quadriennale di Roma: Luca Massimo Barbero, Francesco Bonami, Emanuela Mazzonis di Pralafera, Francesco Stocchi e Alessandra Troncone. Walter Guadagnini è invece il curatore, in collaborazione con l’Archivio Biblioteca della Quadriennale, della mostra «I giovani e i maestri. La Quadriennale del 1935», un omaggio a quella che è passata alla storia come la più importante rassegna di arte in Italia negli anni Trenta, con un successo che fu all’origine della trasformazione della Quadriennale da manifestazione periodica in ente: la II Quadriennale d’arte del 1935, di cui ricorre quest’anno il 90mo anniversario. A raccontare la scena attuale dell’arte contemporanea italiana post Duemila sono quindi 187 opere, allestite su circa 2mila metri quadrati espositivi (allestimento firmato da Studio BRH+) e con una percentuale significativa di produzioni site specific, realizzate dai 54 artiste e artisti viventi, di cui 16 under 35, che vi presentiamo in queste pagine. Sono ben 45 coloro che partecipano alla Quadriennale per la prima volta. 

Schede biografiche a cura di Nicoletta Biglietti

Paolo Bini. Photo: Carlo Ferrara

Paolo Bini

(Battipaglia, Sa, 1984) si è diplomato in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Napoli. La sua ricerca pittorica, basata sull’uso di nastri di carta dipinti e stratificati, crea campi cromatici vibranti in dialogo con memoria e percezione. Vincitore del Premio Cairo nel 2016, ha poi esposto in Italia e all’estero, tra cui all’Everard Read Gallery di Città del Capo, Collezione Maramotti e fiere internazionali. Nel 2025 ha inaugurato la personale «Nient’altro che Pittura» alla Galleria Alfonso Artiaco di Napoli.

Gianni Caravaggio

Gianni Caravaggio

(Rocca San Giovanni, Ch, 1968) si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera nel 1994. Cresciuto in Germania, vive e lavora tra Milano e Sindelfingen. La sua pratica scultorea, vicina all’Arte Povera, combina marmo, bronzo e materiali effimeri per riflettere su tempo, gesto e immaginario collettivo. Ha esposto in sedi italiane ed estere come il Castello di Rivoli e il Musée d’Art Moderne di Saint-Étienne. Tra le mostre recenti, «When Nature Was Young» (Reutlingen, 2021) e l’antologica «Per analogiam» alla Gam di Torino (2023-24).

Siro Cugusi

Siro Cugusi

(Gavoi, Nu, 1980) si è diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Sassari nel 2004 e ha vissuto a Parigi, dove ha sviluppato la sua ricerca artistica al limite tra figurazione e astrazione. Nel 2024 ha tenuto la sua prima personale in un’istituzione italiana, «Chimere» al Museo Nivola di Orani (Nu). Tra le personali internazionali più recenti spiccano «Voyage and Return» (Cooke Latham Gallery, Londra, 2022), «Forest» (Steve Turner Gallery, Los Angeles, 2020) e «A Saucerful of Secrets» (Galeria Atc, Tenerife, 2019).

Roberto de Pinto. Photo: Andrea Benedetta Bonaschi

Roberto de Pinto

(Terlizzi, Ba, 1996) si è diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera nel 2021 e vive a Milano. Finalista del Premio Francesco Fabbri (2022) e del Premio Cairo (2023), ha inaugurato il suo primo solo show «In Pratica 10-Io che ti guardo nascosto e commosso» alla Fondazione Giuseppe Iannaccone (Milano, 2024-25). Nel 2024 ha realizzato il drappo per la «Rivincita» della Quintana di Foligno. La sua ricerca pittorica si concentra su figure maschili sensuali, come alter ego immersi in atmosfere mediterranee. 

Donato Dozzy

Donato Dozzy

(Roma, 1970) è un dj e produttore italiano tra i più riconosciuti della scena elettronica internazionale. La sua ricerca musicale si concentra su techno e ambient ipnotica, caratterizzata da paesaggi sonori profondi e meditativi. Ha collaborato con etichette prestigiose come Tresor Records e pubblicato progetti come «K», «Voices from the Lake» e «Magda». Ha suonato in club e festival internazionali come Berghain (Berlino), Panorama Bar, Labyrinth Festival (Giappone) e Sonar (Barcellona).

Matteo Fato

Matteo Fato

(Pescara, 1979) è un artista e docente di Grafica d’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino. Ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il Premio Level 0-ArtVerona nel 2013. Ha partecipato a numerose mostre in gallerie private e musei pubblici in Italia e all’estero. Ha preso parte a varie residenze internazionali, tra cui quella promossa dalla Dena Foundation for Contemporary Art (2010) e quella presso Nordic Artists’ Centre Dalsåsen (Nkd) in Norvegia (2015). Il suo lavoro è presente in collezioni pubbliche e private, tra cui quella di Banca d’Italia. 

Emilio Gola. Photo: Alberto Nidola

Emilio Gola

(Milano, 1994) ha studiato Architettura al Politecnico di Milano e ha conseguito un diploma accademico di II livello in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. La sua pratica pittorica esplora l’intreccio di corpi e oggetti in ambienti domestici, catturando l’intimità e la disinvoltura delle relazioni. Ha esposto in gallerie come Monica De Cardenas e ArtNoble, e ha partecipato a mostre collettive in Italia e all’estero. Tra le personali recenti «Sans Souci» (Mandrágora, Lisbona) e «Moonkillers» (Tommaso Calabro, Venezia).

Luisa Lambri. Photo: Maria Continella

Luisa Lambri

(Como, 1969) è una fotografa che si concentra sull’architettura moderna, esplorando spazi progettati da maestri quali Le Corbusier, Mies van der Rohe e Alvar Aalto. Nota per il suo approccio intimo e sensibile, ha partecipato a numerose mostre internazionali, tra cui la Biennale di Venezia nel 1999 e nel 2003, e ha esposto in istituzioni come l’Hammer Museum di Los Angeles nel 2010. Nel 2021 ha presentato la sua mostra personale «Autoritratto» al Pac di Milano e nel 2024 ha esposto «L’Esprit Nouveau» ad Arte Fiera Bologna.

Luca Marignoni

Luca Marignoni

(Cles, Tn, 1989) è un artista che vive e lavora tra Marghera e Smarano. Ha studiato Scultura all’Accademia di Belle Arti di Venezia, sviluppando una ricerca che esplora la «poetica del limite» e indagando il confine tra il visibile e l’invisibile in sculture di legno, cartongesso e alluminio. Ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero, tra cui, alla Kromya Art Gallery di Verona «Lo stesso cielo, ogni notte» (2023) e «Il cielo mira» (2024). Ha inoltre partecipato ad Arte Fiera Bologna (2024).

Roberta Orio

Roberta Orio

(Venezia, 1966) è una fotografa che vive e lavora a Venezia. La sua pratica si concentra su progetti fotografici intimi e narrativi, spesso legati al vetro e all’arte contemporanea. Ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Premio Nazionale I luoghi della vita (1995) dal Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Nel 2024 ha presentato la mostra «La linea del fuoco» in occasione della Venice Glass Week e nel 2025 ha inaugurato il suo spazio creativo a Palazzo Soderini a Venezia.

Runo B

Runo B

(Jiangsu, Cina, 1992) è un artista visivo la cui ricerca esplora il conflitto e la fusione di culture, costumi ed etnie diversi, con un focus sulle periferie urbane e sull’interazione multiculturale, spesso espressa in modo ironico e provocatorio. Ha esposto alla Galleria Tommaso Calabro di Milano (2021) e alla Galerie Italienne di Parigi (2021-22). Ha partecipato a mostre collettive come «Venice Time Case» (Monitor, Roma, 2023) e «Laboratorio Aperto» (Mestre, 2021). Nel 2021 ha inaugurato la sua prima personale, «Ass of God», alla Pata Gallery di Shanghai.

Marta Spagnoli. Photo: Ela Bialkowska OKNOstudio

Marta Spagnoli

(Verona, 1994) è una pittrice la cui ricerca intreccia l’astrazione con elementi mitologici e antropomorfi, evocando la reciprocità tra uomo, animale e ambiente naturale. Vincitrice del I Premio Artissima per Vinitaly (2019) e del II premio alla 102ma Collettiva Giovani Artisti della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, ha tenuto mostre nazionali e internazionali come «Sensing Painting» al Museo d’arte contemporanea Castello di Rivoli (2023) e «Earthly Body» alla Galleria Continua a Parigi (2021). Ha partecipato alla Jinan International Biennale in Cina (2022).

Vedovammazzei. Photo: Fintorama

Vedovamazzei

è il duo artistico formato da Stella Scala (Napoli, 1964) e Simeone Crispino (Frattaminore, Na, 1962), attivo dal 1991 e con base a Milano. La loro ricerca, tra pittura, scultura, installazione, fotografia e performance, adotta un linguaggio ironico e poetico che rilegge il quotidiano. Hanno esposto in istituzioni come il Ma- XXI di Roma, il MAMbo di Bologna, il Madre di Napoli e la Gam di Torino. Recenti progetti includono «Lrvm» a San Marino (2024), l’installazione «Bell» a Fermo (2023) e «Senza Titolo» al Museolaboratorio di Città Sant’Angelo (2025).

Redazione, 03 ottobre 2025 | © Riproduzione riservata

Quadriennale Roma 2025 • Gli artisti di Luca Massimo Barbero | Redazione

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