Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoliMolteplici sensazioni espresse simultaneamente attraverso il segno, la luce e il colore emergono dalle tele di Matt Phillips, artista, critico e curatore americano cui lo Studio d’Arte Raffaelli dedica la prima personale italiana con una ventina di dipinti del 2017 esposti dal 6 aprile al primo giugno.
Il titolo della mostra, «Piano, piano», allude sia al processo di realizzazione delle opere sia a quello della loro contemplazione. L’autore lavora direttamente sulla tela, ove disperde pigmento puro su un legante a base di silice modificando strato dopo strato equilibri cromatici e forme geometriche, un lungo assemblaggio di frammenti e velature da cui scaturisce l’intensa luce interna dei dipinti. Ammirando i suoi lavori si ha la sensazione di ascoltare un brano musicale ricco di armoniche melodie, dissonanze, cambiamenti ritmici, pause e silenzi.
Nelle composizioni astratte di Phillips, forma e colore nascono indipendentemente l’una dall’altro. Osservando da vicino la superficie pittorica si entra in una dimensione spirituale nella quale l’imperfezione umana, rappresentata da microscopici «errori» e ripensamenti, convive con la maestosità del cosmo, racchiusa nelle regole matematiche che sottendono il risultato finale. Ispirate al Cubismo orfico, ai disegni delle tavole da skateboard e ai pattern delle trapunte, queste composizioni sfidano la gravità, tirate, in alcuni casi, come pelli di animale, morbide, in altri, come panni stesi al sole.
Altri articoli dell'autore
Una mostra, un libro, un podcast e dieci nuove creazioni per suggellare una forma di diplomazia culturale applicata al lusso
La 14ma edizione dell’evento consolida l’idea della sponsorizzazione come parte di un ecosistema di cultura d’impresa
Leone, Lavazza, Olivetti, Martini… un progetto pilota di Regione e Confindustria Piemonte inaugura un nuovo modo di scoprire il territorio e raccontare la civiltà industriale
La Fondazione Arte CRT celebra i 25 anni alzando a 300 mila euro il budget per le nuove acquisizioni in fiera di Castello di Rivoli e GAM. Qui le 26 nuove opere e il fotoracconto di un legame che dura da oltre vent’anni



