Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

«Deambulatorio della NieuweKerk di Delft» (1651) di Gerard Houckgeest © Mauritshuis Den Haag

Image

«Deambulatorio della NieuweKerk di Delft» (1651) di Gerard Houckgeest © Mauritshuis Den Haag

Non conoscete Vermeer se non avete visto la sua Delft

In occasione della grande mostra al Rijksmuseum di Amsterdam, la città in cui l’artista trascorse l’intera esistenza gli dedica il semestre di approfondimento Discover Vermeer’s Delft

Elena Franzoia

Leggi i suoi articoli

In occasione della grande mostra «Vermeer» al Rijksmuseum di Amsterdam, la città in cui l’artista trascorse l’intera esistenza gli dedica il semestre di approfondimento Discover Vermeer’s Delft (10 febbraio-4 giugno). Attività e itinerari riuniscono 12 luoghi del centro storico che ebbero un ruolo essenziale nella vita e nell’opera dell’artista come il Markt, la Oude, la Porta Est e la darsena, immortalata in quella «Veduta di Delft» (1660) che rimane il paesaggio urbano più celebre del Seicento olandese.

Stesse date per l’ambiziosa mostra «Vermeer’s Delft» (La Delft di Vermeer) al museo Prinsenhof, situato in quel «quartiere Vermeer» che circonda la centralissima zona del mercato. Oltre 100 tra dipinti, oggetti di arte applicata, mappe, stampe, disegni, libri e documenti biografici, provenienti non solo dai Paesi Bassi, ricostruiscono la rete relazionale dell’artista e il vivace clima culturale di Delft nel Secolo d’Oro, presentando capolavori firmati tra gli altri da Pieter de Hooch, Gerard Houckgeest, Cornelis de Man, Anthonie Palamedesz e Maria van Oosterwijck, pittrice professionista del genere floreale.

Spiccano per importanza «La mezzana» di Dirck van Baburen proveniente da Boston (presente nella celebre «Donna seduta alla spinetta» di Vermeer e probabilmente appartenente a sua suocera), e «Il Borgomastro di Delft e sua figlia» di Jan Steen ora al Rijksmuseum, testimonianze della profonda penetrazione del Caravaggismo in ambito olandese. Di grande interesse anche stampe e mappe prestate dal ricchissimo Archivio Civico di Delft, che contribuiscono a ricostruire una fedele immagine della città conosciuta dall’artista. q Elena Franzoia

«Deambulatorio della NieuweKerk di Delft» (1651) di Gerard Houckgeest © Mauritshuis Den Haag

Elena Franzoia, 08 febbraio 2023 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

«La passione di Calder per le collaborazioni interdisciplinari e la sperimentazione offre il contesto perfetto per la creazione di uno degli spazi più innovativi e visionari oggi esistenti», ha affermato la direttrice Juana Berrío

Al Kunstmuseum di Berna il dipinto «Domenica dei contadini di montagna» per la prima volta dopo quasi un secolo torna ad affiancare il suo originario pendant, «Domenica alpina. La scena alla fontana»

Allo Stedelijk Museum di Amsterdam «un’occasione importante per mostrare la mia pratica in evoluzione intorno a temi come il controllo fisico e il nostro rapporto con le identità digitali»

Un nuovo allestimento conduce dal gusto orientalista degli anni Venti alla giocosa contemporaneità di Enrico Coveri, passando per donna Franca Florio e Felice Casorati, Elsa Schiaparelli e Capucci, ma anche Burri tra gli abiti dello Space Age Movement

Non conoscete Vermeer se non avete visto la sua Delft | Elena Franzoia

Non conoscete Vermeer se non avete visto la sua Delft | Elena Franzoia