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Stefano Luppi
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Cinque anni fa, in occasione del sisma dell’Emilia, si constatò che «L’Incoronazione della Vergine» conservata in Santa Maria in Vado, opera del 1616-20 del ferrarese Carlo Bononi, versava in una rischiosa condizione conservativa a causa di aggressioni microbiologiche. L’opera fu rimossa dalla chiesa e venne realizzato un primo intervento in attesa del restauro vero e proprio, affidato a Fabio Bevilacqua.
A consentire i lavori è ora un accordo tra il Centro ricerche Inquinamento fisico chimico microbiologico Ambienti alta Sterilità (Cias) dell’Università di Ferrara, la parrocchia di Santa Maria in Vado, il Consorzio Futuro in Ricerca, il Comune di Ferrara e la Fondazione Ferrara Arte.
I lavori proseguiranno fino a settembre in attesa della mostra monografica sul pittore dal titolo «L’ultimo sognatore dell’Officina ferrarese» che verrà allestita in Palazzo dei Diamanti dal 14 ottobre al 7 gennaio 2018 a cura di Giovanni Sassu e Francesca Cappelletti. A essa si affiancherà un’esposizione dossier sul restauro dell’Incoronazione allestita in Santa Maria in Vado.
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