Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Luisa Bravo

Image

Luisa Bravo

Il Museo Spazio Pubblico, un open space in tutti i sensi

Ideata da Luisa Bravo, l’istituzione bolognese nasce come luogo in cui riflettere sullo spazio condiviso

Valeria Tassinari

Leggi i suoi articoli

Si chiama Museo Spazio Pubblico, non ha al momento una collezione e ha sede in un ex minimarket rionale, in un quartiere periferico di Bologna dove non c’era nessun luogo culturale.

L’ultimo nato tra gli spazi espositivi in città si presenta con una serie di quesiti non banali su che cosa oggi intendiamo per «museo» e «spazio pubblico». Ideato da Luisa Bravo, ingegnere, imprenditrice sociale e attivista con esperienza di docenze universitarie e relazioni internazionali, Museo Spazio Pubblico è un luogo dove i progetti di condivisione e di interesse pubblico sono sostenuti economicamente attraverso la complementarietà tra vocazione culturale non profit e visione imprenditoriale.

Il modello gestionale, infatti, si fonda sulla condivisione tra City Space Architecture, associazione culturale che promuove la cultura dello spazio pubblico attraverso arte e architettura, e Genius Saeculi, impresa operante nel campo delle Digital Humanities, un laboratorio permanente di innovazione scientifica per attività di formazione e per iniziative che sperimentano l’intersezione con la tecnologia. Se non è propriamente «museo», vuole esserlo in quell’accezione di «macchina di attivazione sociale» che oggi sempre più ricorre, tra echi del dibattito museologico degli anni Settanta e nuove definizioni Icom.

L’ambiente è un open space, spazio versatile ma anche opera immersiva grazie a un dipinto su soffitto di Flavio Favelli che riproduce la banconota da 500mila lire dedicata a Raffaello. Un’immagine simbolica, perché, come ricorda l’artista, «la banconota italiana col più alto valore è rappresentata da Raffaello, identificato come l’artista più spirituale».

Luisa Bravo

Valeria Tassinari, 31 dicembre 2021 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Per la Collezione Maramotti di Reggio Emilia l’artista, che ha rappresentato la Polonia alla Biennale di Venezia nel 2022, ha concepito una mostra a partire dalla raccolta di immagini, racconti e documenti relativi alla storia italiana di Rom e Sinti

Sono riunite a Palazzo dei Diamanti oltre 200 opere dell’artista russo provenienti perlopiù da collezioni private 

Dopo tre anni di restauri, un nuovo allestimento museale invita a un viaggio nel tardo Rinascimento ferrarese, patrimonio Unesco

Il polo istituito nel 2023, comprendente Pinacoteca Nazionale, Museo Archeologico Nazionale, Casa Romei e Casa Minerbi, entra finalmente nella fase di autonomia, ma per la piena operatività ancora si attende la nomina degli organi di amministrazione

Il Museo Spazio Pubblico, un open space in tutti i sensi | Valeria Tassinari

Il Museo Spazio Pubblico, un open space in tutti i sensi | Valeria Tassinari