Carla Cerutti
Leggi i suoi articoliInutile dire che i top lots sono stati appannaggio dei fratelli Giacometti e dei coniugi Lalanne ma ottimi i risultati anche per i maestri italiani e per i grandi interpreti francesi dell’Art Nouveau e Déco.
Partendo dalla vendita «Important Design» organizzata da Sotheby’s il 7 giugno, che ha totalizzato 20.308.405 dollari, la scultura «Guépard» in bronzo patinato, disegnata da François-Xavier Lalanne nel 1994 circa e realizzata nel 2001, è stata acquistata per 3.448.000 (stima 1.5-2 milioni), circa 240mila in più di un analogo esemplare aggiudicato nella stessa tornata per 3.206.000 dollari, ambedue provenienti da un’importante collezione americana.
Diego Giacometti ha superato la stima massima con la vendita per 533.400 dollari di un raro gueridon «Racine», pezzo unico in bronzo patinato del 1974 circa proveniente da una raffinata collezione europea. Tra le presenze italiane, da segnalare un guardaroba di Piero Fornasetti del 1954 circa, con decoro a «Giardino Settecentesco», esitato per 152.000 dollari (stima 150-200mila) e una storica toilette con sedia di Carlo Bugatti, esposta a Torino nel 1902 in occasione dell’Internazionale d’Arte Decorativa Moderna, aggiudicata per 63.500 dollari (stima 50-70mila). Lo stesso giorno, nell’ambito della Collezione Doros di vetri Tiffany, una rara lampada da tavolo del 1905 circa, dal nome emblematico «Flame» per via del decoro del paralume sferico in vetro a piombo, ha sbaragliato le aspettative (50-70mila) con un esito finale di 355.600 dollari.
Passando a Christie’s, l’asta dell’8 giugno ha totalizzato 23.448.106 dollari, cifra cui ha contribuito il top lot di Alberto Giacometti, «Oiseau» stilizzato in gesso del 1937 circa, aggiudicato per 3.196.000 dollari contro una stima di 200-300mila. A seguire, un tavolo «Ginko» di Claude Lalanne del 2015, in abbacinante bronzo dorato, è stato acquistato per 1.260.000 dollari raddoppiando la stima massima. Da segnalare il successo di un «Menhir della Vita» di Ettore Sottsass, pezzo unico del 1966 eseguito da Bitossi in ceramica smaltata, acquistato per 856.800 dollari quadruplicando la stima minima.
Infine, nell’asta organizzata lo stesso giorno da Phillips, l’aggiudicazione della console «Heron» di Albert Cheuret, del 1925 circa, per 215.900 dollari (stima 120-180mila) e della lampada da tavolo «Nénuphar», realizzata da Daum in collaborazione con Louis Majorelle nel 1903 circa, per 152.400 dollari (stima 120-180mila) ha dimostrato che l’interesse collezionistico per l’Art Nouveau e Déco è ancora vivo e pulsante. Interessante anche la vendita per 76.200 dollari di una coppia di applique ad obelisco in ottone disegnata da Gio Ponti e realizzata da Arredoluce nel 1959 per l’auditorium del Time & Life Building di New York, una delle prime commissioni americane ricevute da Ponti (stima 30-50mila).
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