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«Ritratto di Natale Rondinini seniore», attribuito a Gian Lorenzo Bernini, 1634 ca

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«Ritratto di Natale Rondinini seniore», attribuito a Gian Lorenzo Bernini, 1634 ca

I Rondinini, collezionisti romani

Un volume per la prima volta ricostruisce tutto il corpus di una celebre raccolta

Arianna Antoniutti

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Se due sono le opere d’arte che, immediatamente, vengono richiamate alla memoria dal nome dei Rondinini, ossia la testa di Medusa del Bode-Museum di Berlino (copia romana da originale ellenistico) e la «Pietà» del Castello Sforzesco, opera estrema di Michelangelo, in realtà la famiglia di origine faentina seppe riunire a Roma un numero elevatissimo di opere pittoriche e scultoree.

Il volume di Cristiano Giometti e Loredana Lorizzo per la prima volta ricostruisce nella sua interezza il corpus della raccolta, rintracciando in musei e collezioni private, al termine di una complessa ricerca archivistica, i capolavori posseduti dai Rondinini. Capostipite della famiglia fu Natale Rondinini seniore, avvocato concistoriale, il cui figlio Alessandro seniore sposò nel 1610 Felice Zacchia, di nobile stirpe genovese. I due sposi, guidati da gusto sicuro e ben aggiornato, arricchirono sensibilmente la raccolta principiata da Natale, come si evince dall’inventario, stilato dallo «scultore di casa» Domenico Guidi nel 1667.

Dal prezioso documento, reperito nel corso della presente ricerca, emergono i nomi di artisti come Paul Bril, Pieter van Laer, Orazio Gentileschi, cui venne commissionata la «Santa Cecilia», poi completata da Giovanni Lanfranco, ora alla National Gallery di Washington. Sempre alla committenza di Alessandro e Felice gli autori riferiscono la scultura, anch’essa conservata al Bode, tradizionalmente attribuita ad Alessandro Algardi, qui identificata per la prima volta come ritratto di Natale seniore e assegnata alla mano di Gian Lorenzo Bernini.

Attraverso le generazioni e nei decenni, il rapporto dei Rondinini con gli artisti si dipana fecondo, fino alla costruzione nel 1746, per volontà di Margherita Ambra, del romano palazzo Rondinini in via del Corso, in cui confluirà la collezione avita e dove Goethe vedrà ed eternerà, nel 1786, «l’indicibile potenza» della Medusa.

Per diletto e per profitto. I Rondinini. Le arti e l’Europa, di Cristiano Giometti e Loredana Lorizzo, 303 pp., ill. col. e b/n, Officina Libraria, Milano 2019, € 35,00

«Ritratto di Natale Rondinini seniore», attribuito a Gian Lorenzo Bernini, 1634 ca

Arianna Antoniutti, 31 maggio 2019 | © Riproduzione riservata

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I Rondinini, collezionisti romani | Arianna Antoniutti

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