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Luana De Micco
Leggi i suoi articoliDal 26 ottobre al 13 febbraio, nel suggestivo frigidarium delle terme dell’antica Lutetia, il museo parigino del Medioevo ripercorre tre secoli di storia di Francia, dalla battaglia dei Campi Catalaunici nel 451 alla caduta dell’ultimo dei «re fannulloni» nel 751, mettendo l’accento sugli aspetti più originali e avanzati di una forma d’arte e di cultura per certi versi ancora poco nota, in cui si mescolano influenze romane, tradizioni franche, paganesimo e cristianesimo: «Questa profonda originalità si rivela nelle produzioni artistiche merovinge, di una ricchezza di colori e materiali che sorprende ancora oggi», scrive il museo.
Sono allestite più di 150 opere, con manoscritti del VII e VIII secolo prestati dalla Bibliothèque nationale de France (Bnf) e dagli Archives nationales de France, ma anche dalla Biblioteca nazionale russa e dalla Biblioteca Apostolica Vaticana. Del Cabinet des Médailles della Bnf sono le opere del tesoro del re Childerico, morto nel 482, rinvenute nella sua tomba, il calice, la patera d’oro e pietre preziose e le monete del tesoro di Gourdon, e il famoso trono di bronzo detto di Dagoberto.
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