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Cristina Valota
Leggi i suoi articoliTra i 47 lotti che Bonhams propone nell’asta di arte contemporanea del 6 marzo figurano lavori di alcuni degli artisti più rappresentativi dell’Arte povera. Con una stima di 120-170mila euro e un albero genealogico che vanta l’originaria provenienza dalla galleria napoletana di Lucio Amelio, guida il gruppo un «Untitled» di Kounellis del 1989, composto da una lastra di metallo alla quale è ancorata, tramite una corda, una vecchia macchina da cucire.
L’attenzione per il concetto di trasformazione caro a un altro dei padri del movimento, Pier Paolo Calzolari, è esemplificato da «Galata» del 1989 (stima 46-69mila; uno di due esemplari), nel quale chicchi di caffè macinati vengono diluiti, portati a ebollizione, convertiti in gas e condensati sulle pieghe di un foglio di rame. In asta anche un suo lavoro del 1990 (17-23mila) realizzato con sale, ferro e un gheriglio di noce.
Di Alighiero Boetti è inclusa la tecnica mista intitolata «curiosamente per la curiel (extra strong)» del 1990 (5.200-7.500 euro). Chiudono la lista dei lotti, guidati da una tela del 2004 di Christopher Wool (920mila-1,4 milioni), gioielli d’artista di Arnaldo e Giò Pomodoro, Carla Accardi e Pietro Consagra.

«Untitled» di Kounellis del 1989. © Bonhams
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