Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Arianna Antoniutti
Leggi i suoi articoliLa Villa dei Quintili, il più esteso complesso residenziale suburbano di Roma, parte del Parco Archeologico dell’Appia Antica, è articolata in una magnifica sequenza di cortili e maestosi vani di rappresentanza. Sul digradare di una collina si affacciano giardini, un grande impianto termale, edifici per spettacoli e ambienti della residenza privata che guardano la vallata circostante.
I primi proprietari della Villa furono i fratelli Sesto Quintilio Condiano e Sesto Quintilio Valerio Massimo, fatti uccidere nel 182 d.C. dall’imperatore Commodo, che in questo modo si impadronì della residenza. Importanti lavori sono ora in corso sull’intero percorso di visita del sito per l’eliminazione delle barriere architettoniche e il miglioramento della sua accessibilità.
Come ci spiega Simone Quilici, direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica, gli interventi sono finanziati da fondi ministeriali (2,5 milioni di euro), in parte già utilizzati per la multimedialità nei siti di Cecilia Metella e Santa Maria Nova. «Ora, dopo questi progetti rivolti all’accessibilità cognitivo-sensoriale, ci stiamo concentrando sul tema dell’accessibilità fisica. Oltre al rinnovamento del Casale della Villa, che ospiterà un’area di accoglienza con introduzione, anche multimediale, alla visita, sarà realizzato un sistema di percorsi con rampe, con pendenza a norma, per le persone con disabilità motoria che si avvalgono dell’uso di sedia a rotelle. Sfruttando l’ampio spazio della collina di fronte all’area monumentale, si creerà un sentiero più agevole rispetto all’attuale cordonata, molto ripida. Inoltre, attraverso un sistema di passerelle, completamente reversibili, si potrà accedere, anche con sedia a rotelle, a tutti gli ambienti dell’area monumentale centrale». I lavori saranno completati entro l’anno da un percorso dedicato alle biciclette, e dalla creazione di un padiglione all’aperto, incastonato fra i lecci, dedicato alle attività ludico-didattiche. Creato in collaborazione con Explora, il Museo dei Bambini, vedrà al centro un vascone per lo scavo archeologico simulato.
«È un progetto complesso, in cui è cruciale il rispetto per la natura del sito, a partire dalle pavimentazioni antiche, sulle quali le passerelle non andranno a impattare né per quanto riguarda l’aspetto naturale né per quello archeologico. Terminati i lavori, sarà finalmente possibile, per tutti, affacciarsi sulle strutture della Villa, come il calidarium e il frigidarium delle Terme, la Cisterna mediana, il Ninfeo. I lavori, in questi mesi, non comprometteranno la fruizione della Villa, che non chiuderà mai, anzi, ci saranno speciali visite guidate ai cantieri aperti».

Un render del padiglione che sarà adibito a area didattica
Altri articoli dell'autore
Al via le ricerche nell’area del «bacino absidato» della residenza imperiale, ancora da indagare, all’interno del Parco Nazionale del Circeo
Atleti, eroi e personaggi togati di ambito funerario sono stati oggetto di un delicato e complesso intervento per la loro disomogeneità materica
Dopo la Porta Santa per il carcere di Rebibbia voluta da Papa Francesco, il progetto «Le Porte della Speranza» illustrato da José Tolentino de Mendonça coinvolge Michele De Lucchi, Fabio Novembre, Gianni Dessì, Mario Martone, Massimo Bottura, Stefano Boeri, Mimmo Paladino, Ersilia Vaudo Scarpetta
La mostra «Evolutio. Building the future for the last 120 years», dal 7 ottobre al 9 novembre all’Ara Pacis, racconta come le grandi infrastrutture – dighe, metropolitane, ponti, ferrovie – abbiano trasformato l’Italia da paese agricolo a potenza industriale. Installazioni, video e ambienti interattivi mostrano l’impatto sociale, culturale e tecnologico di queste opere