Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

La Gran Galleria Vaticana

Image

La Gran Galleria Vaticana

Viaggio in Italia tra le carte geografiche dei Musei Vaticani

Un volume a cura di Annavaleria Caffo ripercorre storia esecutiva, tecnica pittorica e le fasi del lungo intervento di restauro protrattosi dal 2012 al 2016 nella Gran Galleria Vaticana

Arianna Antoniutti

Leggi i suoi articoli

Il «bellissimo spasseggio», così Marc’Antonio Ciappi, biografo di Gregorio XIII (1572-85), ebbe a definire la Galleria delle Carte Geografiche, il lungo corridoio coperto (120 metri di lunghezza per sei di larghezza), fatto edificare fra il 1578 e il 1580, da papa Boncompagni all’interno del Palazzo Apostolico Vaticano. Le pareti sono interamente occupate dalla figurazione ad affresco di 40 rappresentazioni cartografiche della penisola italiana.

Il volume, appena presentato, Della Gran Galleria Vaticana. Viaggio attraverso il restauro della Galleria delle Carte Geografiche (592 pp., Edizioni Musei Vaticani, Città del Vaticano 2021, 90 €), a cura di Annavaleria Caffo, ne ripercorre storia esecutiva, tecnica pittorica e, soprattutto, le fasi del lungo intervento di restauro protrattosi dal 2012 al 2016.

Il corridoio, situato al terzo piano dell’ala ovest dell’attuale Cortile del Belvedere dei Musei Vaticani, fu costruito su progetto di Ottaviano Nonni detto il Mascherino. Al rapido completamento dell’architettura, fece seguito una altrettanto spedita esecuzione della sua decorazione pittorica. Difatti, fra il 1581 e il 1582 Girolamo Muziano e Cesare Nebbia guidarono e coordinarono un affollato cantiere di pittori, decoratori, stuccatori e doratori, che portarono a compimento il complesso sistema iconografico.

Ideatore ne fu il cosmografo domenicano Egnazio Danti, che concepì il progetto complessivo e realizzò i cartoni delle singole rappresentazioni cartografiche. Ciascuna carta, mirabilmente affrescata da pittori quali Antonio Tempesta, Nicolò Circignani, Paul e Matthijs Bril, è accompagnata da iscrizioni che, oltre alle caratteristiche geofisiche della zona, illustrano personaggi celebri, imprese memorabili ed episodi storici più o meno lontani nel tempo. Ecco che, ad esempio, se nella carta di Placentia et Parmae Ducatus è illustrata la battaglia del Trebbia fra le truppe di Annibale e i Romani nel 218 a.C., il cartiglio posto al di sotto dell’Isola di Corfù ricorda la battaglia di Lepanto in cui, nel 1571, la Lega Santa sconfisse l’Impero ottomano.

Il «magnifico spasseggio» non aveva infatti mere finalità estetiche ma si poneva, come scrive la Caffo, quale «manifesto legittimante dell’autorità superiore del vicario di Cristo sugli altri stati sovrani». A una data assai vicina al suo completamento, appena sette anni più tardi, la Galleria già richiedeva un primo intervento di restauro, effettuato sotto il successore di Gregorio XIII, Sisto V Peretti. La rapidità dell’esecuzione degli affreschi, ma soprattutto ripetute infiltrazioni d’acqua, furono la causa del rapido deteriorarsi delle pitture.

Nel volume, il saggio di Marta Bezzini ricapitola attraverso documenti d’archivio i numerosi restauri che nei secoli si sono susseguiti, mentre a Francesco Prantera è affidato il compito di descrivere nel dettaglio l’ultimo cantiere di restauro. Il punto di partenza è stato un approfondito piano di indagini scientifiche non invasive che ha poi consentito di procedere con la pionieristica applicazione di tecniche inedite e materiali e prodotti di nuova generazione. Le numerose e belle immagini a corredo del volume guidano il lettore, in un viaggio nello spazio geografico e nel tempo storico, attraverso i vari momenti del restauro, che hanno restituito agli affreschi le loro originarie brillanti tonalità. 
IMG20221124121241746_130_130.jpeg
Della Gran Galleria Vaticana. Viaggio attraverso il restauro della Galleria delle Carte Geografiche,
a cura di Annavaleria Caffo, 592 pp., Edizioni Musei Vaticani, Città del Vaticano 2021, 90 €

Arianna Antoniutti, 24 novembre 2022 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Presentato il decennale restauro dell’ultima delle Stanze raffaellesche in Vaticano, le cui quattro celebri scene parietali vennero portate a compimento, dopo la morte del Maestro, dalla bottega guidata da Giulio Romano e Giovan Francesco Penni. Con il soffitto, affrescato nel tardo ’500 da Tommaso Laureti, la Sala è un eccezionale palinsesto della pittura a Roma nel XVI secolo

Cinquanta candidati per la direzione di Colosseo, Museo Nazionale Romano, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Gallerie dell’Accademia e Musei del Bargello di Firenze, Musei Reali di Torino 

 

 

Alessandro Giuli l’aveva promesso e la riduzione dell’imposta per le opere d’arte è finalmente arrivata: «È la notizia che aspettavamo da anni, la incorniciamo sotto la definizione di missione compiuta»

L’Associazione per l’Economia della Cultura lancia un ciclo di conferenze sulle innovazioni delle tecnologie nel mondo della cultura

Viaggio in Italia tra le carte geografiche dei Musei Vaticani | Arianna Antoniutti

Viaggio in Italia tra le carte geografiche dei Musei Vaticani | Arianna Antoniutti