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Parte della fortezza recentemente scoperta in Egitto

Foto: Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano

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Parte della fortezza recentemente scoperta in Egitto

Foto: Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano

Scoperta in Egitto, vicino al confine con la Striscia di Gaza, una fortezza di oltre 3mila anni fa

Durante il Nuovo Regno era una di una catena di fortificazioni che proteggeva la rotta commerciale che univa l’Egitto con l’Anatolia e la Mesopotamia

Vittorio Bertello

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Nel sito archeologico di Tell El-Kharouba, nel Sinai settentrionale, un’équipe di archeologi egiziani ha scoperto una fortezza risalente a oltre 3mila anni fa, descritta come una delle «maggiori e più importanti» del Paese. Attualmente le rovine della fortezza si trovano fuori dalla città egiziana di Sheikh Zuweid, vicino al confine con la Striscia di Gaza, ma durante il Nuovo Regno, dal 1550 a.C. al 1070 a.C., sorgevano lungo la Via di Horus, rotta commerciale risalente all’Età del Bronzo che collegava l’Egitto e il Levante con l’Anatolia e la Mesopotamia. La catena di fortezze lungo la costa mediterranea aveva esattamente lo scopo di esercitare un controllo di sicurezza per i mercanti che la frequentavano.

«Questa struttura sottolinea la brillante pianificazione degli antichi re egizi», ha affermato in una dichiarazione il Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano. «Costruirono una serie di fortezze per proteggere i confini orientali dell’Egitto e garantire le rotte strategiche più importanti».

Gli scavi rivelano che la fortezza si estendeva su una superficie di circa 7.900 metri quadrati, pari a circa metà di un isolato cittadino. I lavori iniziali hanno portato alla luce la parete meridionale della struttura, estremamente spessa e lunga più di 90 metri. Le mura erano protette da un anello di 11 torri e comprendevano una stretta porta d’ingresso. Sono state identificate anche parti delle mura nord-occidentali e occidentali, sebbene rimangano in gran parte sepolte sotto la sabbia.

La fortezza venne riparata e riprogettata più volte. All’interno, un muro interno divideva la fortezza lungo l’asse nord-sud e gli archeologi hanno identificato un’area che si ritiene ospitasse i soldati. Gli scavi hanno anche portato alla luce ceramiche, recipienti utilizzati per la conservazione, un forno per il pane e resti di pasta pietrificata, reperti che secondo i ricercatori indicano che la fortezza era parte integrante della vita quotidiana dei soldati.

In un altro punto, i ricercatori hanno trovato dei depositi nelle fondamenta di una delle torri difensive risalenti alla prima dinastia del XVIII secolo, dal 1550 a.C. al 1295 a.C., oltre a un vaso con il nome del re Thutmose I, che regnò dal 1506 a.C. al 1493 a.C. Sono infine stati ritrovati pezzi di pietra vulcanica che i ricercatori ritengono siano stati importati dalle isole greche.

Vittorio Bertello, 21 ottobre 2025 | © Riproduzione riservata

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