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Vittorio Bertello
Leggi i suoi articoliIn occasione dell’80mo Anniversario della Liberazione, dal 17 al 26 ottobre Rete Fotografia presenta l’XI edizione di «Archivi Aperti», dal titolo «Fotografia resistente: il ruolo delle immagini nella narrazione storica». Un convegno aprirà la rassegna, in occasione della quale archivi e musei pubblici e privati apriranno le proprie porte a tutti i cittadini e alle scuole, offrendo l’opportunità di accedere a luoghi di grande valore culturale e di rara bellezza, spesso difficilmente visitabili dal grande pubblico.
Nel 2025 l’iniziativa segnerà un nuovo traguardo importante: per la prima volta, gli archivi aderenti collaboreranno attivamente in rete, sviluppando progetti condivisi e trasversali, come a Milano, la visita congiunta di Fondazione Atm e Archivio Storico Aem.
Gli incontri si terranno in 10 regioni italiane (Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana), con un’ampia adesione in Lombardia, regione in cui la manifestazione è nata, e una crescente partecipazione in Puglia, grazie al supporto della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica.
Accanto agli archivi della Resistenza, non mancheranno esempi recenti di «Fotografia resistente», come la visita alla Fondazione Romano Cagnoni, dedicate alla lotta per la libertà anche nei contesti dove questa non ha trovato esiti positivi, come nei conflitti che hanno attraversato l’ex Jugoslavia negli anni ’90. Un tema affrontato anche attraverso gli scatti di Ivo Saglietti (in una mostra a Genova e un incontro a Milano) e di Ugo Panella (all’Istituto italiano di Fotografia di Milano).
Un incontro programmato il 17 ottobre (ore 17-20) presso la Sala Bertarelli del Civico Archivio Fotografico a Milano, introdotto da Fabrizio Trisoglio, presidente di Rete Fotografia, si articolerà in due momenti distinti. La prima parte (ore 17-18), prevede una tavola rotonda moderata da Silvia Paoli con studiosi che da anni si dedicano all’analisi del rapporto tra fotografia e storia. La seconda parte (ore 18.15-19.30) dal titolo «Fotografia resistente» sarà moderata da Fabrizio Trisoglio e darà voce ai fotografi, autori e progetti che hanno scelto di raccontare la storia attraverso la fotografia. A seguire, Sara Zanisi, direttrice dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri, proporrà un approfondimento sul ruolo della fonte fotografica nei percorsi di valorizzazione e trasmissione della memoria.

Fotografo non identificato, Milano, Palazzo Marino occupato dai fascisti, 4-5 agosto 1922, Milano, Civico Archivio Fotografico
Tra le proposte di visita in programma, legate al tema della manifestazione, da notare quella all’Archivio Storico Intesa Sanpaolo a Milano e all’Archivio Publifoto a Torino, dove il racconto intreccia storia civile, memoria e solidarietà attraverso le vite di impiegati resistenti e «presidenti della Liberazione» e i reportage dell’agenzia Publifoto sull’ingresso dei partigiani a Milano e le fotografie scattate dagli stessi partigiani. Anche il Civico Archivio Fotografico del Comune di Milano partecipa con il proprio fondo dedicato ai bombardamenti del 1943 e ai danni subiti da luoghi simbolici come Santa Maria delle Grazie, il Teatro alla Scala e la Ca’ Granda.
Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia racconta invece la vicenda del suo fondatore, Guido Ucelli, attivo nella Resistenza milanese. La sua storia si intreccia con quella dello scultore Arrigo Minerbi, da lui salvato dalle persecuzioni razziali. A questa narrazione si collega la partecipazione del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (Cdec), che propone un approfondimento sugli archivi relativi agli antifascisti e partigiani ebrei.
La Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala propone sia un incontro dedicato alle opere perdute durante il pesante bombardamento del gennaio 1944 che distrusse quasi completamente la Basilica dell’Osservanza, sia una visita alla Fototeca Giuliano Briganti, custode di preziose testimonianze fotografiche e librarie. Tra le opere ricordate, anche la prima versione del San Matteo di Caravaggio e l’Assunta di Sassetta, entrambe perdute a Berlino durante il conflitto.
La Cineteca di Bologna contribuisce con materiali fotografici e filmici sulla Liberazione a Bologna e in collaborazione con la Fondazione Alinari di Firenze e l’Istituto Storico Parri di Bologna, esplora lo «sguardo degli Alleati».
Fondazione Dalmine, Fototeca Gilardi, Cdec propongono a Dalmine una vista condivisa ai loro patrimoni in cui mostreranno materiali sulla resistenza operaia, la propaganda e il mondo del lavoro: testimonianze visive del contributo dei lavoratori alla lotta partigiana e dei meccanismi della comunicazione dell’epoca.

«Memory is not a File». ©Archivio «Memory Is Not a File». Collezione Damiano Carrara
L’XI edizione racconta un’Italia che resiste, si rialza e ricostruisce. L’archivio della Triennale a Milano propone ad esempio un approfondimento del Quartiere Triennale Ottava, il QT8, progetto urbanistico d’avanguardia nato nel dopoguerra su impulso di Piero Bottoni, pensato per migliorare le condizioni di vita attraverso una visione sociale dell’architettura.
Infine, è da segnalare l’incontro di Fondazione 3M a Milano, incentrato su storie che raccontano fondamentali aspetti tecnici, solitamente trascurati o poco conosciuti, che hanno caratterizzato la fotografia della Resistenza.
Tra i nuovi partecipanti nel 2025, si distinguono numerose realtà di grande valore documentario come la Fondazione Aldo Aniasi a Milano e la Fondazione Gramsci a Roma.
La Fondazione Paolo e Giuliana Clerici di Genova, nuovo socio di Rete Fotografia, porta l’Archivio Fotografico Francesco Leoni, con oltre tre milioni di immagini che raccontano la storia di Genova dal 1930 agli anni ’90. La Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania propone un incontro dedicato alla conoscenza di alcuni tra i principali archivi fotografici della regione, pubblici e privati dichiarati di notevole interesse culturale, tra cui l’archivio dell’ex Ilva di Bagnoli.
La collezione privata di Damiano Carrara, «Memory Is Not A File», offre un patrimonio unico di diapositive vintage dagli anni ’40 agli ’80, accompagnato da un progetto dedicato al recupero e alla diffusione di questo materiale. Un focus particolare infine sarà dedicato alle scuole, con attività pensate appositamente per studenti e insegnanti come le visite a Fondazione Dalmine, Museo Nazionale di Fotografia e Fondazione Pirelli.
In collaborazione con: Afip International, Grin-Gruppo Redattori Iconografici Nazionale e Tau Visual (soci di Rete Fotografia) e Milano MuseoCity. Con il contributo di Fondazione Cariplo.
Le visite alle collezioni degli Archivi partecipanti, in programma dal 18 al 26 ottobre, saranno in gran parte guidate da curatori e fotografi. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti. Viene richiesta la sola prenotazione. Il programma completo e l’elenco aggiornato degli archivi aderenti sono disponibili sul sito di Archivi Aperti.
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