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A Palazzo Morando Costume Moda e Immagine «Galet», di Ludovica + Roberto Palomba. © Filippo Romano per Museo City

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A Palazzo Morando Costume Moda e Immagine «Galet», di Ludovica + Roberto Palomba. © Filippo Romano per Museo City

Riposi d'autore nei musei milanesi

Con il progetto «Muse dialoganti» aziende di design donano sedute firmate alle sale espositive

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Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

Milano. È fondato sull’idea di far dialogare arte e design il progetto «Muse dialoganti», promosso e curato dall’Associazione MuseoCity, guidata da Maria Grazia Mazzocchi, con la collaborazione di Studio Palomba Serafini Associati, Ludovica e Roberto. L’idea, un vero «uovo di Colombo» nella patria mondiale del design, è stata di chiedere ad alcune importanti aziende italiane di produrre e donare delle sedute d’autore ai musei milanesi.

Otto di esse (Baxter, Cappellini, Cassina, Giorgetti, Horm Italia, Kartell, Molteni & C., Moroso) hanno risposto positivamente e hanno donato una (o due) sedute a dieci musei, portando così i grandi designer del nostro tempo nei luoghi dell’arte della città.

Si tratta della Casa Museo Boschi Di Stefano («La Marie», Philippe Starck), del Civico Museo Archeologico («Ripples», Toyo Ito), della Gam Galleria d’Arte Moderna («Double Zero», David Adjaye), del Museo del Novecento («Passepartout», Federico Peri), del Museo Storico Alfa Romeo («Feltri», Gaetano Pesce), del Museo di Storia Naturale («Josephine», Gordon Guillaumier), del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci («Superleggera», Gio Ponti), di Palazzo Morando Costume Moda e Immagine («Galet», Ludovica + Roberto Palomba), della Pinacoteca Ambrosiana («Pouf Euston», Rodolfo Dordoni) e della Pinacoteca di Brera («Brera Bench», Giulio Cappellini): ogni museo ha scelto la sala in cui porre le sedute d’autore, e in seguito ha scelto le sedute, con abbinamenti, per così dire, «sartoriali».
 

A Palazzo Morando Costume Moda e Immagine «Galet», di Ludovica + Roberto Palomba. © Filippo Romano per Museo City

Ada Masoero, 03 febbraio 2019 | © Riproduzione riservata

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