Benjamin Sutton
Leggi i suoi articoliIl Metropolitan Museum of Art ha riconsegnato al Nepal due sculture antiche di cui le autorità del Paese asiatico avevano chiesto la restituzione. Le due opere («Vishnu affiancato da Lakshmi e Garuda», una scultura in pietra dell’XI secolo, e un montante da tempio del XIII secolo in legno finemente intagliato) sono oggetto di un accordo firmato dal direttore del Metropolitan Max Hollein e da Bishnu Prasad Gautam, console generale del Nepal a New York.
Il museo provvederà ora al trasporto degli oggetti in Nepal. «La cordiale collaborazione che abbiamo ricevuto dal museo ha contribuito profondamente agli sforzi nazionali del Nepal per recuperare e reintegrare i suoi manufatti perduti», ha dichiarato Gautam in un comunicato.
Il Met ha acquistato il montante nel 1988. La scultura in pietra di Vishnu è stata donata al museo nel 1995 da Evelyn Kossak attraverso le Collezioni Kronos, secondo una voce del catalogo online (nel frattempo cancellata) che citava Kossak come unica fonte di provenienza del manufatto. Le Collezioni Kronos sono collegate a Steven Kossak, parente della collezionista, da tempo curatore del dipartimento di arte asiatica del museo.
«Apprezziamo il rapporto di lunga data che abbiamo instaurato con le istituzioni accademiche e i colleghi nepalesi e ci impegniamo a continuare il dialogo aperto e costante tra noi», ha dichiarato Hollein in un comunicato. Nell’agosto del 2022 il museo ha restituito al Nepal un montante di tempio in legno che Evelyn Kossak aveva donato al museo, suscitando come conseguenza un ulteriore controllo sugli oggetti legati ai Kossak. Da allora il puntone del tempio è stato reinstallato al suo posto originale, presso il monastero di Itumbaha a Katmandu.
Nel 2018 il Met aveva restituito al Nepal due sculture in pietra del X e XII secolo; nel 2021 ne restituì un’altra del X secolo, «Shiva in una dimora himalayana con gli asceti». In seguito al crescente controllo sulle sue collezioni (non solo di manufatti nepalesi, ma anche di antichità greco-romane ed egizie e di sculture provenienti dalla Cambogia, dall’India e da altri Paesi) la scorsa primavera il Met ha annunciato che avrebbe istituito un team interno di ricerca sulla provenienza delle opere conservate nel museo.
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