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Particolare della pala d’altare raffigurante la «Visitazione» ,di Bernardo Strada

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Particolare della pala d’altare raffigurante la «Visitazione» ,di Bernardo Strada

Restaurata all’Aquila la «Visitazione» di Bernardo Strada

È una pala d’altare della Chiesa di San Francesco di Paola del capoluogo abruzzese. Datata 1725, fu originariamente commissionata dalla Corporazione dei Sarti

Gaspare Melchiorri

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La Banca del Fucino ha presentato il 20 novembre all’Aquila il restauro de «La Visitazione» di Bernardo Strada, pala d’altare della Chiesa di San Francesco di Paola. La tela, datata 1725 («compie» quindi quest’anno 300 anni), raffigura l’incontro tra la Vergine Maria e Sant’Elisabetta e fu originariamente commissionata dalla Corporazione dei Sarti: testimonia quindi una pagina importante della storia sociale e spirituale della città.

Il restauro, condotto nei mesi scorsi, ha riportato l’opera alle sue cromie originarie. La tela non era stata colpita direttamente dal sisma del 2009, ma risultava gravemente compromessa dall’alterazione delle vernici, dalla perdita di tensione e da evidenti deformazioni.

L’inaugurazione si è svolta alla presenza dell’assessora al Turismo del Comune dell’Aquila, Ersilia Lancia. Sono intervenuti don Luigi Maria Epicoco, parroco della Chiesa; Luca Bergamotto, consigliere di amministrazione della Banca del Fucino; Vladimiro Giacchè, direttore Comunicazione, Studi e Innovazione Digitale della Banca del Fucino; Gianluigi Simone, storico dell’arte dell’Arcidiocesi dell’Aquila; la restauratrice Valentina Muzii e Roberto Bellomi, area manager Abruzzo della Banca del Fucino.

«Il terremoto ha colpito duramente la nostra comunità e il patrimonio artistico de L’Aquila, che custodisce una parte fondamentale della nostra identità. Grazie al sostegno della Banca del Fucino, abbiamo potuto riportare alla luce la tela della Visitazione, posta sull’altare maggiore della chiesa. Restituire bellezza significa restituire umanità: è un gesto che infonde fiducia e apre alla speranza. Ritrovare quest’opera nel suo splendore è per tutti noi motivo di profonda gioia», ha dichiarato don Luigi Maria Epicoco.

«Questo restauro rappresenta un gesto di responsabilità verso una città con cui la Banca del Fucino condivide una storia lunga e profonda. Restituire alla comunità un’opera così significativa significa preservare un frammento della sua memoria e della sua identità. La cultura è un patrimonio che unisce e che crea valore nel tempo: contribuire alla tutela di questi beni è parte del nostro impegno quotidiano nei confronti dei territori in cui la Banca opera», ha affermato Luca Bergamotto.

In attesa del completamento dei lavori di restauro della Chiesa di San Francesco di Paola, la pala d’altare verrà ospitata temporaneamente nella Filiale della Banca del Fucino, dove potrà essere ammirata dal pubblico. Nei prossimi mesi, l’opera verrà restituita alla comunità parrocchiale e tornerà ad arricchire la sua sede originaria.

Gaspare Melchiorri, 21 novembre 2025 | © Riproduzione riservata

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