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Performance e musei per le «Furla Series»

Performance e musei per le «Furla Series»

Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

Chiusa l’esperienza del Premio Furla («lo istituimmo nel 2000, quando in Italia mancava qualsiasi supporto per gli artisti emergenti», spiega la presidente Giovanna Furlanetto; cfr. n. 373, mar. ’16, p. 24), la Fondazione Furla intraprende la nuova avventura delle «Furla Series», in partnership con musei pubblici: il primo partner è il Museo del Novecento di Milano, dove dal prossimo settembre fino al maggio 2018 si terranno, con cadenza bimestrale, le performance di Alexandra Bachzetsis, Simone Forti, Adelita Husni-Bey, Christian Marclay e Paulina Olowska, riunite nel progetto «Time after Time, Space after Space» (aprirà i giochi Simone Forti).


Tutti gli appuntamenti saranno ospitati nella Sala Fontana del Museo del Novecento, sotto al «Concetto Spaziale» al neon realizzato dall’artista per la IX Triennale di Milano, 1951, che «dialogherà» attivamente con nuove produzioni o con «reenactment» di azioni che abbiano rappresentato tappe fondamentali nella carriera dei cinque protagonisti. «Il progetto, spiegano Museo e Fondazione Furla, coproduttori di Furla Series #1, costituirà una sorta di “mostra a puntate” e sarà accompagnato dalla pubblicazione di un catalogo bilingue e da un ricco public program, sua componente fondamentale (talk, conferenze, tavole rotonde, workshop, seminari, concerti, visite guidate), finalizzato alla creazione di un contatto più diretto tra i contenuti della mostra e un pubblico ampio e trasversale».
 

Ada Masoero, 12 giugno 2017 | © Riproduzione riservata

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Performance e musei per le «Furla Series» | Ada Masoero

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