Grazie a un finanziamento di 836.500 euro erogato dal Ministero della Cultura, è stato formalmente avviato il cantiere per il restauro dell’antica dimora nobiliare di Palazzo Montesano a Chiaramonte Gulfi (Rg), costruito a partire dal Settecento come residenza della famiglia Cultrera di Montesano.

L’edificio è un esempio di architettura barocca siciliana, che contiene affreschi, soffitti decorati e arredi d’epoca e ospita cinque musei: il Museo degli Strumenti Etnico-Musicali (che espone oltre 600 strumenti musicali provenienti da tutto il mondo); la Casa Museo Liberty (collezione che raduna arredi di una dimora borghese dei primi anni del Novecento, con mobili, lampade, ceramiche e oggetti di decorazione che riproducono l’atmosfera di questi ambienti e dell’epoca che li ha visti protagonisti); il Museo Ornitologico (con centinaia di esemplari imbalsamati di uccelli, provenienti da ogni parte del mondo); il Museo dell’Olio (che racconta una tradizione agricola che affonda le proprie radici nel Seicento; una pressa in legno in esposizione è datata 1614); la Pinacoteca Giovanni De Vita, che deve il suo nome al pittore novecentesco (1906-90), originario proprio di Chiaramonte Gulfi.

I lavori dureranno un anno e, a partire da oggi primo dicembre, i locali del palazzo resteranno chiusi al pubblico. Per poter ricevere i fondi, il Comune fece una richiesta nel 2021. L’anno successivo è giunto il decreto di finanziamento: da allora è poi partito l’iter. I lavori verranno eseguiti dal consorzio stabile Unyon, sotto la supervisione dell’architetto Fernando Russo.