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La Sala da Ballo del Museo Correr di Venezia

Foto tratta da Wikipedia. Pubblico dominio

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La Sala da Ballo del Museo Correr di Venezia

Foto tratta da Wikipedia. Pubblico dominio

Oltre 5 milioni di euro per il riallestimento tematico ed espositivo del primo piano del Museo Correr

Il progetto si integra con la restituzione del secondo piano, in corso e con apertura prevista nel 2027, un intervento dal valore totale di oltre 3 milioni. Altri 3 milioni per allestire un nuovo ascensore e abbattere barriere architettoniche

Vittorio Bertello

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La Giunta Comunale di Venezia ha approvato il piano di fattibilità tecnico-economica per il riallestimento tematico ed espositivo del primo piano del Museo Correr, un progetto da oltre 5 milioni di euro che segna un passo importante nel processo di valorizzazione del patrimonio culturale della città. L’iniziativa giunge dopo il rinnovamento delle Sale Canoviane del 2015 e la riapertura delle Sale Reali del 2022, e in attesa di prossimi lavori di riqualificazione e impiantistica del Salone da Ballo, e conferma la determinazione della Fondazione Musei Civici nel trasformare il Museo Correr in un luogo che allo stesso tempo sia «Museo della Città» e spazio aperto alla conoscenza, allo studio e alla partecipazione culturale. La nuova sistemazione punta a valorizzare la storia, la civiltà e l’identità di Venezia attraverso un racconto coerente e coinvolgente, tra arte, istituzioni, vita quotidiana, tradizioni e innovazione museografica.

Il progetto del primo piano fa il paio con la restituzione del secondo piano, attualmente in corso e con apertura prevista nel 2027, un intervento dal valore totale di oltre 3 milioni di euro, di cui il 40% pagato da una donazione privata. Un altro passo verso l’accessibilità sarà realizzato con l’abbattimento delle barriere architettoniche e la realizzazione di un nuovo ascensore, per un investimento aggiuntivo di 3 milioni di euro. Questi interventi dimostrano la capacità della Fondazione di attrarre e consolidare rapporti con sostenitori, donatori privati e comitati internazionali, assicurando al contempo risorse proprie per la tutela del patrimonio.

«Con questo intervento restituiamo ai veneziani e al mondo un museo ancora più moderno, accessibile e capace di raccontare l’identità profonda della Serenissima», ha dichiarato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. «Investire in un luogo simbolo di conoscenza e cultura significa rafforzare la città stessa, continuando a coltivare uno spirito civico che ha origine dal dono di Teodoro Correr, fondatore del museo», ha poi aggiunto. La presidentessa della Fondazione, Mariacristina Gribaudi, ha rimarcato che il progetto offre un’esperienza museale più accessibile, inclusiva e coinvolgente, in grado di dialogare con la storica eredità di Carlo Scarpa e con le collezioni del museo, grazie al lavoro dei professionisti della Fondazione e a una visione comune di sviluppo culturale.

Il nuovo percorso espositivo si apre con le collezioni del fondatore Teodoro Correr, patrizio veneziano che nel 1830 donò alla città la sua raccolta, base della futura istituzione museale. Si prosegue con la «Venezia Forma Urbis», illustrata da una celebre incisione di Jacopo de’ Barbari, e con la sezione dedicata alla città-Stato, tra simboli, ordinamenti, doge e magistrature, territori e rotte dello Stato da Terra e da Mar. Ampio spazio sarà riservato anche alla Venezia «Regina del mare», fino alle sale dedicate a Francesco Morosini, ultimo grande eroe e doge della Serenissima. Il percorso prosegue con la vita quotidiana e la società veneziana, tra barche tradizionali, feste, celebrazioni, carnevali e giochi popolari, fino ai luoghi simbolo come il caffè e il ridotto. Non mancheranno le sezioni artistiche e numismatiche.

Un discorso a parte merita il restauro filologico degli spazi progettati da Carlo Scarpa nel 1952-53, con interventi volti a preservare e, dove necessario, ricostruire gli elementi architettonici, gli arredi iconici e le soluzioni museografiche degli anni Cinquanta, come i fanali da galera, i triplici fanali Morosini, le teche numismatiche e i supporti per bandiere. Tra le novità più rilevanti figura anche il perfezionamento del circuito di visita delle Sale Reali, che ricongiunge l’intero percorso dedicato al Correr come Palazzo Reale nella Venezia post-serenissima. I venti ambienti delle Sale Reali offrono un viaggio attraverso stili e gusti differenti: a partire dagli ambienti legati ai giovani sovrani Francesco Giuseppe ed Elisabetta «Sissi», per continuare con la Sala Moresca commissionata dall’Arciduca Ferdinando Massimiliano, per finire con le trasformazioni ottocentesche e l’arrivo di Casa Savoia nel 1866.

Vittorio Bertello, 26 novembre 2025 | © Riproduzione riservata

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