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Helen Marten

© Helen Marten, courtesy Sadie Coles HQ, London. Photo: Ana Cuba

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Helen Marten

© Helen Marten, courtesy Sadie Coles HQ, London. Photo: Ana Cuba

Miu Miu porta Helen Marten ad Art Basel Paris 2025

 Una coreografia poetica e multisensoriale, dove linguaggio, immagine e suono si fondono in una narrazione aperta, evocativa e fluida

Riccardo Deni

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Per il secondo anno consecutivo, Miu Miu conferma la sua presenza ad Art Basel Paris in qualità di partner ufficiale del programma pubblico. E lo fa con un progetto artistico di grande impatto: «30 Blizzards», opera inedita della britannica Helen Marten, vincitrice del Turner Prize 2016 e figura di spicco dell’arte contemporanea internazionale. La performance sarà ospitata dal 22 al 26 ottobre 2025 nel prestigioso Palais d'Iéna, e rappresenterà la prima esperienza di Marten nel campo della performance dal vivo. 

L’opera si annuncia come un viaggio immersivo che unisce scultura, video, testo e movimento, proponendo al pubblico una riflessione stratificata e concettualmente ricca sull’uomo, il tempo e il cambiamento. Ideata insieme al regista teatrale e operistico Fabio Cherstich e alla compositrice Beatrice Dillon, «30 Blizzards» si configura come una coreografia poetica e multisensoriale, dove linguaggio, immagine e suono si fondono in una narrazione aperta, evocativa e fluida.

Marten, nata a Macclesfield, nel Regno Unito, nel 1985, è nota per la sua pratica artistica che spazia dalla scultura alla pittura e al video. Il suo lavoro si confronta con i sistemi linguistici e le idee di percezione, spesso incorporando materiali grezzi, come legno, acciaio e argilla, con oggetti domestici. Attualmente vive a Londra, dove ha studiato alla Central Saint Martins e all'Università di Oxford.

L'artista ha vinto il Turner Prize nel 2016 per una serie di sculture dalla struttura complessa, realizzate con oggetti trovati e materiali misti. Ha preso parte a numerose mostre, tra cui la Biennale di Venezia del 2013 e del 2015 e la Biennale di Sydney del 2016. Le sue opere fanno parte delle collezioni di musei del calibro del Museum of Modern Art di New York, della Tate di Londra e dello Stedelijk Museum di Amsterdam, solo per citarne alcuni. È anche autrice del libro «The Boiled in Between» (2020) e di altri due libri in uscita: «Broken Villas», una raccolta di saggi, e «Mud Physics», un volume di scritti teorici.

Dall'altra parte, con questa collaborazione Miu Miu ribadisce il suo sostegno alla pratiche artistiche d'avanguardia, soprattutto quando indagano la sfera femminile e il suo intrecciarsi con la società contemporanea. Del resto, il marchio fondato da Miuccia Prada ha costruito negli anni un linguaggio che va oltre la moda, esplorando le complessità del vissuto femminile e promuovendo una visione interdisciplinare della creatività. Per esempio, l'anno scorso, sempre nell'ambito del programma pubblico di Art Basel 2024, Miu Miu ha presentato «Tales & Tellers», un progetto dell'artista Goshka Macuga, che raccoglieva una serie di cortometraggi realizzati da registe come Agnès Varda e Miranda July nell'ambito dell'iniziativa del brand nominata «Women's Tales».

Riccardo Deni, 28 luglio 2025 | © Riproduzione riservata

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