Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Redazione
Leggi i suoi articoliNel cuore pulsante della Milano culturale, tra le linee del Neoclassicismo e l’energia cosmopolita del contemporaneo, prende forma un nuovo tassello del mosaico artistico firmato Mazzoleni. La storica galleria, già radicata a Torino e protagonista a Londra nel prestigioso quartiere di Mayfair, annuncia l’apertura di una nuova sede in via Senato 20, in uno dei distretti più vibranti e simbolici della città.
Milano, città da sempre in dialogo con l’arte e l’avanguardia, diventa così teatro di un progetto che non è soltanto espansione fisica, ma una dichiarazione d’intenti. In un’area a pochi passi dal PAC, dalla GAM e da Villa Necchi Campiglio, Mazzoleni si inserisce con naturalezza e visione, aggiungendosi al tessuto di istituzioni preesistente. La sede meneghina sarà ufficialmente inaugurata in autunno, ma già dall’estate sarà possibile scoprirla su appuntamento, in un allestimento che intreccia memoria e visione. Una narrazione che ripercorre dieci anni di storia espositiva, fatta di mostre, pubblicazioni e ricerche storico-artistiche, cuore pulsante del lavoro curatoriale della galleria. «Non è solo una nuova sede: è un invito, uno spazio da abitare insieme», afferma Davide Mazzoleni, che aggiunge «. È un passo importante, che ci emoziona e che vogliamo condividere con chi ci ha accompagnato fin qui».
Lo spazio si articola in una doppia anima: un’area espositiva principale pensata per dialogare con il pubblico e una private room, dedicata al rapporto personale e riservato con i collezionisti. Un equilibrio tra apertura e intimità, tra l’energia degli eventi pubblici e la cura silenziosa delle relazioni private. Per Luigi Mazzoleni, questo progetto rappresenta un’estensione naturale di una visione internazionale che ha già trovato terreno fertile a Londra: «La nostra visione si fonda sulla tradizione, ma è fortemente proiettata verso il futuro, come dimostra il programma dello spazio di Old Bond Street a Londra, attento alla selezione delle opere e alla curatela dei progetti. La nuova sede milanese è un ulteriore tassello di questa strategia più ampia, pensata per amplificare la visibilità degli artisti che rappresentiamo nei contesti globali più rilevanti. È una scelta che nasce da una visione imprenditoriale lucida, ma soprattutto da una passione profonda e dalla volontà di continuare a porre l’artista al centro della scena, ovunque nel mondo».

Ingresso. Ph. Studio Abbruzzese.
Altri articoli dell'autore
«Vermeer’s Love Letters» raduna tre dipinti del venerato maestro olandese: uno del museo ospitante, un altro proveniente da Amsterdam, un altro ancora da Dublino
In un contesto di incertezza e vendite altalenanti, la regina delle fiere d’arte punta tutto sull’eccellenza: da Picasso a Frankenthaler, da Guston a Dumas, Basilea resta la vetrina dove si gioca il destino dell’estate del mercato
«Onorato di proseguire questo percorso». Il deputato di Fratelli d’Italia è in carica dal 2022
Il terremoto del 7 giugno nella Penisola Calcidica ha causato delle crepe nelle cupole dei monasteri di Dochiariou, Simonopetra e Xenophontos. Qui anche gli affreschi hanno subito danni