Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Installallation view della mostra da GRIMM a New York

Courtesy GRIMM

Image

Installallation view della mostra da GRIMM a New York

Courtesy GRIMM

Quando la pittura sfida il cinema

La galleria GRIMM ospita la quinta personale della giovane artista inglese Louise Giovanelli che presenta opere ispirate a cult cinematografici

Sino al 21 giugno, la sede newyorkese (ha spazi pure ad Amsterdam e a Londra) della galleria GRIMM ospita «Still Moving», la nuova personale della giovane artista britannica Louise Giovanelli. Il progetto intreccia pittura e linguaggio cinematografico. Louise Giovanelli torna alla GRIMM di New York per la sua quinta mostra personale, consolidando un dialogo profondo con lo spazio espositivo e con il pubblico internazionale. L'esposizione, inedita per struttura e ambizione, si sviluppa in collaborazione con il Metrograph, cinema d’essai del Lower East Side, dove vengono proiettate cinque pellicole selezionate personalmente dall’artista in concomitanza con la mostra. Attraverso una nuova serie di dipinti, Giovanelli esplora la potenza narrativa dell’immagine pittorica, ispirandosi a momenti chiave tratti da pellicole come «The Brown Bunny» (2003), «Kids» (1995), «Ticket of No Return» (1979), «Gummo» (1997), «Grey Gardens» (1975) e «Buffalo '66» (1998). 

Louise Giovanelli, «Decades», 2025. Courtesy GRIMM

Le sue opere si presentano così come ensemble visivi in cui dettagli, texture e giochi di luce costruiscono un'atmosfera sospesa, quasi cinematografica. Il suo processo creativo si fonda su un’interazione tra pigmenti e superfici, dove la pittura diventa mezzo meditativo e al contempo strumento di tensione visiva. Tra i lavori esposti spicca «Prope» (2025), esempio emblematico della sua tecnica stratificata: un fondo cromatico compatto e vibrante fa da base a delicati veli di colore, creando un contrasto tra controllo e morbidezza, e che evoca le possibilità espressive della luce. Le tende, motivo ricorrente nella sua poetica, tornano protagoniste in «Decades» (2025): non semplici elementi decorativi, ma soglie simboliche tra visibile e nascosto, rivelazione e rifiuto. Rappresentate in stile iperrealistico, alludono alla lunga tradizione illusionistica della pittura occidentale, ma anche alla natura psicologica e ambivalente dell’atto di guardare. Nata a Londra nel 1993 e attiva a Manchester, Giovanelli è una delle voci più originali del panorama pittorico contemporaneo europeo. Con studi alla Manchester School of Art e alla Städelschule di Francoforte, ha già esposto in prestigiose istituzioni internazionali come il MOCA di Los Angeles, l’ICA di Miami, il Centraal Museum di Utrecht e il Whitworth di Manchester. Il suo lavoro è incluso in importanti collezioni pubbliche e private a livello globale.

Redazione, 11 maggio 2025 | © Riproduzione riservata

Quando la pittura sfida il cinema | Redazione

Quando la pittura sfida il cinema | Redazione