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Maria Antonietta sempre in gran voga

Luana De Micco

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Si sa che i collezionisti perdono la testa per i cimeli di Maria Antonietta. Dalla vendita del 3 novembre, con 120 lotti provenienti dalla collezione privata di Liliane de Rothschild, moglie del barone Élie de Rothschild, Christie’s si aspetta proventi fino al milione di euro. Sono appartenuti alla regina morta sul patibolo un album di 14 disegni del Petit Trianon e cinque acquerelli commissionati all’architetto Richard Mique (stimato 200-300mila euro; uno nella foto) e le due applique di bronzo con motivi di fiori, delfini e putti musicisti, che hanno ornato la sala da bagno della regina a Versailles (100mila euro). Una delle due fu probabilmente realizzata da Pierre-Philippe Thomire, tra i più noti artigiani del bronzo dell’Ancien Régime, intorno al 1788. Va all’incanto anche un cofanetto da viaggio con teiera e cucchiaini, specchietto e diversi contenitori e boccette, che Maria Antonietta donò alla sua prima cameriera, madame Augié de Lascans (40-60mila euro). Tra i dipinti, un ritratto della regina realizzato nella bottega della sua ritrattista ufficiale, Élisabeth-Louise Vigée Le Brun (7-10mila euro), e un ritratto di Maurizio di Sassonia, il «Maréchal de Saxe», attribuito a Maurice-Quentin de la Tour (50-70mila euro). Ma c’è anche il cesto di vimini che la moglie di Luigi XVI portò con sé alla prigione della Conciergerie, dove fu trasferita prima della sua esecuzione, nel 1793 (1.200 euro). Altri ricordi di Maria Antonietta saranno battuti all’asta all’hôtel Drouot dalla maison Coutau-Bégarie il 16 e 17 novembre. Tra questi, una lettera scritta al fratello (5mila euro), un foulard (6mila euro) e il gilet del piccolo Luigi XVII (7mila euro).

Luana De Micco, 17 ottobre 2015 | © Riproduzione riservata

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