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Vittorio Bertello
Leggi i suoi articoliA Brescia parte il restauro dell’organo Antegnati, costruito nel 1581 da Graziadio e Costanzo Antegnati all’interno della chiesa di San Giuseppe: è uno dei più importanti strumenti italiani rinascimentali, grazie alla bellezza del suono e all’ottimo stato di conservazione del suo impianto originale. Ma dopo oltre quattro secoli di storia, l’organo versa in condizioni problematiche: le canne metalliche sono danneggiate da fenomeni di corrosione, dal cosiddetto «cancro dello stagno», che ne sta compromettendo la stabilità e la qualità sonora.
L’intervento intende correggere le modifiche subite nei secoli passati, specialmente quelle del 1804 e 1902, per riportare alla luce il suono originale voluto dagli Antegnati. Il progetto di recupero è vasto e coinvolge lo strumento vero e proprio (incarico affidato al restauratore Marco Fratti), la monumentale cassa lignea e le cantorie cinquecentesche (queste curate dalla restauratrice Giovanna Jacotti), e perfino il risanamento dell’antico locale dei mantici, riscoperto nel 2011 dopo essere stato in disuso dal 1902. La Parrocchia, ente concessionario del bene di proprietà demaniale, in stretto dialogo con gli uffici di tutela, si avvale della consulenza pro bono del Comitato per il restauro dell’organo, presieduto dall’organista Lorenzo Ghielmi.
Questa iniziativa è resa possibile da una collaborazione tra enti pubblici e la Parrocchia dei Santi Faustino e Giovita, che guida l’iniziativa. Il Ministero della Cultura ha erogato un contributo che copre il 50% del costo totale del restauro dello strumento, mentre la Soprintendenza si fa carico del finanziamento per il recupero della cassa e delle cantorie. Anche il Comune di Brescia ha deliberato un contributo per sostenere il recupero dell’antica sala dei mantici.
Per trovare le risorse necessarie a completare il progetto, la Parrocchia ha lanciato una raccolta fondi pubblica, per la quale è possibile usufruire dei vantaggi fiscali dell’ArtBonus, recuperando il 65% della donazione. Oltre al recupero fisico, è previsto un percorso di valorizzazione culturale e musicale con incontri e visite guidate, il cui progetto sarà presentato in dettaglio il prossimo 12 dicembre all’Ateneo di Brescia.
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