Carlotta de Volpi
Leggi i suoi articoliNel corso della sua vita Hubert Guerrand-Hermès (1940-2016), pronipote del fondatore di Hermès e uno dei massimi dirigenti che ha contribuito a trasformare la maison francese di pelletteria in una potenza stilistica internazionale, ha messo insieme una variegata collezione d’arte. A sette anni dalla sua scomparsa, Sotheby’s Parigi ha annunciato che una selezione di circa mille lotti d’arte a lui appartenute verrà proposta nel corso di quattro aste dal 13 al 19 dicembre.
Da Soulages a Baselitz
Spaziando tra dipinti antichi, mobili reali francesi, arte contemporanea, design, la collezione personale di Hubert Guerrand-Hermès riflette la sua passione per l’arte in tutte le sue forme, e la sua capacità di coniugare sapientemente epoche e discipline diverse. Tutte le opere provengono dall’opulente residenza parigina del collezionista, l’Hôtel de Lannion, situata di fronte al Musée d’Orsay e decorata dall’interior designer François-Joseph Graf.
Tra i nomi di rilievo dell’arte moderna e contemporanea presenti in catalogo, emergono Pierre Soulages con «Peinture, 28 février 1977» (stima 700mila-1 milione di euro) e Lucio Fontana con un «Concetto Spaziale» del 1960 (300-500mila). Verranno presentate anche opere di grandi artisti come Pablo Picasso, Joan Miró e Aristide Maillol; figure di spicco del dopoguerra come Georg Baselitz, Jean Dubuffet, Martial Raysse, Sam Szafran e Roberto Matta; e artisti contemporanei come Tony Cragg, Antony Gormley, Robert Combas e Anish Kapoor.
Joan Miró
Passando all’arte antica e del XIX secolo, emergono due temi ricorrenti: scene pastorali di paesaggi e di caccia (passione del collezionista ereditata dalla sua famiglia), accanto a ritratti che testimoniano il suo interesse per la storia. Sono presenti lavori di Frederick de Moucheron, Pierre Patel, Fragonard, Guardi, Oudry, Huet, Desportes, Gérard, Vernet, Lawrence, Turpin de Crissé, Scheffer e Levy Dhurmer. Tra gli oggetti di design figurano i bronzi del bestiaire di François-Xavier Lalanne: una coppia di scimmie stimata tra 1 e 2 milioni di euro e una coppia di cinghiali topiati, con stima di 100-150mila euro. Per quanto riguarda i mobili d’epoca, spiccano sei sedie in noce dorato Luigi XVI del XVIII secolo, realizzate da Georges Jacob e scolpite da Jean-Baptiste Rode (200-300mila euro) e una sedia appartenuta a Maria Antonietta, parte del suo boudoir alla reggia di Versailles. La sedia reale in noce scolpito e dorato del periodo Luigi XVI porta il timbro di Georges Jacob, 1784-85 circa (stima su richiesta).
La Duchessa di Berry
È importante segnalare che gran parte del catalogo è dedicata ai circa 500 lotti legati alla Duchessa di Berry, Maria Carolina di Borbone-Due Sicilie (la radicale e ribelle nuora del re Carlo X, nonché patrona delle arti ed entusiasta collezionista), per cui Guerrand-Hermès nutriva un fascino particolare che non l’ha mai abbandonato. Tra questi figurano ben 200 libri di vari generi, dalla narrativa ai viaggi, dalla storia alla scienza, oltre a cimeli e opere d’arte (incluso un ritratto della duchessa ad opera del barone Gérard, stima 50-70mila), che saranno presentati nel corso di due sessioni. «È raro trovare un collezionista con la stessa passione e apprezzamento per le arti classiche, gli Old Masters, i mobili reali francesi, il design d’avanguardia e la produzione contemporanea di artisti del calibro di Lucio Fontana, Anselm Kiefer e Pierre Soulages» ha affermato Mario Tavella, presidente di Sotheby’s Francia e chairman di Sotheby’s Europa. «La sua curiosità per l’arte è sempre stata all’avanguardia».
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