Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Gaspare Melchiorri
Leggi i suoi articoli«A Roma si è compiuto un passo fondamentale verso l’acquisizione della Casa del Mutilato da parte dello Stato». A dichiararlo, il 19 settembre, è stato il vicesindaco reggente del Comune di Pordenone Alberto Parigi che ha aggiunto: «È stata firmata infatti da parte del Comune di Pordenone la cessione del terreno su cui sorge quell’edificio storico all’Anmig, Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra, attuale proprietaria dell’immobile. Si tratta di un passo indispensabile e necessario affinché il Ministero della Cultura possa procedere all’acquisito dell’edificio». Il passaggio è stato ufficializzato sabato 20 settembre, in occasione della visita del ministro Giuli in città.
L'edificio venne costruito fra il 1935 e il 1937 su iniziativa del presidente della sezione pordenonese dell’Anmig, il reduce di guerra Mario Pupin. Progettata dall'architetto Cesare Scoccimarro, la Casa del Mutilato sorge in prossimità del Monumento ai Caduti, realizzato da Aurelio Mistruzzi, creando un'area monumentale dedicata alla memoria delle vittime della Prima guerra mondiale e all'eroismo dei soldati italiani.
La costruzione presenta un’architettura sobria ma solenne, tipica dello stile razionalista. Si articola in una struttura tripartita composta da un atrio d’ingresso, una grande scala monumentale a vista in asse con la composizione e un ampio salone al secondo piano, capace di ospitare fino a 500 persone.
L’acquisizione è costata 500mila euro. Ora però servono altri fondi per permettere una completa riqualificazione dell’edificio in vista di Pordenone Capitale italiana della Cultura 2027.
Il possesso di questo bene da parte del MiC si traduce in una sinergia tra Ministero e Comune di Pordenone. Grazie a una convenzione, quest’ultimo otterrà in gestione la Casa del Mutilato, i cui spazi verranno ristrutturati e destinati principalmente alla cultura. Tra i progetti contenuti nel Dossier di candidatura di Pordenone a Capitale italiana della Cultura vi è infatti il «Multi Lati», iniziativa che intende valorizzare l’edificio in questione come polo d’avanguardia per esplorare le varie prospettive e narrazioni del Novecento, combinando storia, cultura e nuove tecnologie immersive.
Altri articoli dell'autore
Quando nel 2030 i visitatori torneranno nel museo parigino dopo la ristrutturazione, troveranno all’ingresso un nuovissimo forum multidisciplinare di 10mila metri quadrati
Il celebre manufatto sarebbe stato trasferito, un po’ di soppiatto, in un’altra sede della cittadina normanna, anche se ufficialmente non si conosce il luogo preciso. Pare che il trasferimento sia durato oltre sette ore e abbia coinvolto oltre 90 persone
All’Accademia Ligustica di Genova la grande pala d’altare, riprodotta in scala 1:1 da Factum Arte (con l’originale visibile a poca distanza) a confronto con il monumentale cartone vaticano
Tra i compiti difficili per gli scienziati impegnati nell’allestimento, la selezione di circa 1.800 esemplari tra gli 1,2 milioni di animali imbalsamati o conservati a disposizione