Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Luana De Micco
Leggi i suoi articoliUna collezione privata italiana, riunita tra gli anni Cinquanta e Settanta da un imprenditore milanese, appassionato d’arte, viene venduta il 16 aprile da Sotheby’s. Conservata finora dagli eredi del suo iniziatore (che preferiscono mantenere l’anonimato), la raccolta comprende una sessantina di quadri realizzati tra il 1850 e il 1950, perlopiù di artisti italiani, esponenti delle principali correnti dell’epoca: Macchiaioli, Metafisica, Realismo, Divisionismo e Impressionismo.
Le due opere centrali della vendita sono di Giorgio de Chirico. Si tratta di «Interno metafisico con officine» (1951-52), con una stima di 400-600mila euro, e una versione di «Piazza d’Italia» (1950-51), stimata 180-250mila. Nella vendita figurano molti paesaggi, firmati Angelo Morbelli, Guglielmo Ciardi, Eugenio Gignous, e delle vedute di città di Emma Ciardi e Filippo De Pisis. Numerosi anche i ritratti poetici e romantici di giovani donne, firmati Odoardo Borrani («Giovane con gatto», 10-15mila) e Felice Casorati («Studentessa», 50-70mila).
L’olio su tela della pensosa «Lucie» di ispirazione impressionista di Federico Zandomeneghi è stimato 150-200mila euro. Tra le opere simboliste figura l’enigmatico «Lago bianco e lago nero, passo della Bernina» di Emilio Longoni, le cui stime spaziano da 60-80mila euro. La stessa fascia di prezzi è indicata da Sotheby’s per un’opera di uno dei maggiori esponenti dei Macchiaioli, «Lanciers à l’affût» di Giovanni Fattori. Di Giuseppe De Nittis, vicino al Verismo e all’Impressionismo, è il quadro «Avenue du Bois, Paris» (70-100mila).

«Piazza d'Italia», di Giorgio de Chirico (particolare). © Sotheby's/ArtDigital Studio
Altri articoli dell'autore
Smontato nel 1847 dall’architetto Eugène Viollet-le-Duc, non fu mai ripristinato. L’idea di riedificarlo risale al 2015, ma solo all’inizio di quest’anno sono state montate le impalcature. La fine dei lavori non è prevista prima del 2030
Alla Fondation Giacometti di Parigi il dialogo tra le sculture dell’artista svizzero e le idee dell’autrice pioniera del femminismo e il padre dell’Esistenzialismo
Un mondo in ogni stanza, da Granada alla Cina: la dimora dello scrittore prolifico e collezionista compulsivo, ossessionato dalla morte, era un modo per fermare il tempo
Un percorso pedonale in città. Un itinerario di 4,6 chilometri che collega il centro alle campagne, dove ogni curva offre scorci pittoreschi sulla montagna Sainte-Victoire. La rassegna «Cezanne 2025», che presenta la riapertura di due luoghi emblematici nella sua vita. E la mostra al Musée Granet