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«Piazza d'Italia», di Giorgio de Chirico (particolare). © Sotheby's/ArtDigital Studio

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«Piazza d'Italia», di Giorgio de Chirico (particolare). © Sotheby's/ArtDigital Studio

L'Otto e Novecento italiano di un imprenditore milanese

Una collezione privata di una sessantina di opere viene dispersa da Sotheby's

Luana De Micco

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Una collezione privata italiana, riunita tra gli anni Cinquanta e Settanta da un imprenditore milanese, appassionato d’arte, viene venduta il 16 aprile da Sotheby’s. Conservata finora dagli eredi del suo iniziatore (che preferiscono mantenere l’anonimato), la raccolta comprende una sessantina di quadri realizzati tra il 1850 e il 1950, perlopiù di artisti italiani, esponenti delle principali correnti dell’epoca: Macchiaioli, Metafisica, Realismo, Divisionismo e Impressionismo.

Le due opere centrali della vendita sono di Giorgio de Chirico. Si tratta di «Interno metafisico con officine» (1951-52), con una stima di 400-600mila euro, e una versione di «Piazza d’Italia» (1950-51), stimata 180-250mila. Nella vendita figurano molti paesaggi, firmati Angelo Morbelli, Guglielmo Ciardi, Eugenio Gignous, e delle vedute di città di Emma Ciardi e Filippo De Pisis. Numerosi anche i ritratti poetici e romantici di giovani donne, firmati Odoardo Borrani («Giovane con gatto», 10-15mila) e Felice Casorati («Studentessa», 50-70mila).

L’olio su tela della pensosa «Lucie» di ispirazione impressionista di Federico Zandomeneghi è stimato 150-200mila euro. Tra le opere simboliste figura l’enigmatico «Lago bianco e lago nero, passo della Bernina» di Emilio Longoni, le cui stime spaziano da 60-80mila euro. La stessa fascia di prezzi è indicata da Sotheby’s per un’opera di uno dei maggiori esponenti dei Macchiaioli, «Lanciers à l’affût» di Giovanni Fattori. Di Giuseppe De Nittis, vicino al Verismo e all’Impressionismo, è il quadro «Avenue du Bois, Paris» (70-100mila).

«Piazza d'Italia», di Giorgio de Chirico (particolare). © Sotheby's/ArtDigital Studio

Luana De Micco, 15 aprile 2019 | © Riproduzione riservata

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