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Una veduta dell’ex chiesa di Sainte-Croix, nonché futura sede della Fondation Bustamante ad Arles

© Hervé Hôte

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Una veduta dell’ex chiesa di Sainte-Croix, nonché futura sede della Fondation Bustamante ad Arles

© Hervé Hôte

Jean-Marc Bustamante apre la sua Fondazione ad Arles

È prevista per luglio 2026 l’inaugurazione dell’istituzione voluta dall’artista francese: 650 metri quadrati di spazio espositivo dedicati alla propria arte e al sostegno di colleghi emergenti e non

Alessia De Michelis

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Dopo la Fondazione Luma e la più recente Fondazione Lee Ufan, Arles si prepara ad accogliere un nuovo centro d’arte: a luglio 2026 aprirà la Fondation Bustamante, voluta e diretta dall’artista Jean-Marc Bustamante (Tolosa, 1952). Il progetto prevede la trasformazione dell’edificio Collatéral, ex chiesa di Sainte-Croix nel quartiere della Roquette, in uno spazio espositivo di 650 metri quadrati. L’intervento architettonico è affidato allo studio di Charles Zana, mentre il cantiere sarà supervisionato da Eric Perez, un’autorità nella gestione di grandi progetti culturali ad Arles, tra cui la Torre Luma.

«Sono molto felice che Jean-Marc Bustamante abbia deciso di creare una nuova fondazione ad Arles, dichiara il sindaco Patrick de Carolis. Ha scelto una capitale dell’arte che corrisponde perfettamente alla sua poetica e alla sua ricerca. La sua fondazione arricchisce ulteriormente il già vivace panorama culturale della città e riflette ciò che mi guida nel mio ruolo di sindaco: accogliere gli artisti, incoraggiare il mecenatismo, vedere nascere nuove fondazioni e, soprattutto, rendere la cultura parte integrante e tangibile del territorio. Una cultura che dobbiamo poter condividere con il maggior numero possibile di persone: so che questa è una visione che ci accomuna, e che continua ad attrarre ad Arles tanti artisti e creatori».

La Fondazione avrà tre missioni: conservare e valorizzare l’opera e gli archivi dell’artista, rendendoli anche accessibili al pubblico; offrire una programmazione espositiva che dia spazio a voci emergenti e affermate; sviluppare un’attività formativa attraverso masterclass tenute da Bustamante e da altri artisti invitati.

«Il rapporto tra gli artisti e il mondo dell’arte contemporanea sta attraversando profondi cambiamenti, che ci costringono a ripensare i modelli espositivi e le modalità di presentazione al pubblico, spiega Bustamante. Con la durata sempre più incerta delle carriere artistiche, spetta agli attori chiave del sistema dell’arte dedicare il tempo necessario per accompagnare e valorizzare l’opera di un artista. La mia vita da artista, ma anche da insegnante e direttore di istituzioni, mi ha portato (per un desiderio di libertà e indipendenza) a creare una fondazione che possa offrire il tempo necessario per far germogliare esperienze artistiche incrociate, proporre spazi espositivi adatti a una vasta gamma di creazioni, in tutte le discipline, e mettere gli artisti al centro».

Pioniere della scena artistica francese a partire dagli anni ’70, Jean-Marc Bustamante ha indagato le potenzialità di fotografia, pittura e scultura. Nella sua carriera, ha avuto l’opportunità di rappresentare la Nazione alle Biennali di San Paolo (1994) e Venezia (2003), e partecipando a tre edizioni di Documenta a Kassel; le sue opere sono state esposte in istituzioni internazionali (tra cui il Museo d'Arte di Yokohama, in Giappone, il Van Abbemuseum, a Eindhoven, e il Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris); direttore artistico, curatore e professore, ha diretto l’École des Beaux-Arts di Parigi dal 2015 al 2018; e, infine, il legame con Arles risale al 1973, quando partecipò ai Rencontres e presentò la sua prima mostra al Musée Réattu.

Alessia De Michelis, 08 luglio 2025 | © Riproduzione riservata

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