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Alexandre Crochet
Leggi i suoi articoliPierre Cardin, scomparso 98enne nel 2020 a causa del Covid-19, non era noto per essere un appassionato collezionista d’arte, semmai un accaparratore di case e castelli, come quello del Marchese de Sade a Lacoste, nel Luberon, o il famoso Palais Bulles a Théoule-sur-Mer, in Costa Azzurra.
Mentre una miriade di nipoti e pronipoti contestano il suo testamento e si contendono la complicata successione dell'impero Cardin, valutato secondo alcune fonti intorno agli 800 milioni di euro, la casa d’aste Digard Auction metterà in vendita un nucleo di disegni di Fernand Léger provenienti dalla collezione dello stilista.
I fogli saranno battuti nelle sale di Drouot il 24 giugno durante una vendita di arte moderna e contemporanea, previa conferma del tribunale che ha incaricato l’amministratore responsabile dell’eredità, a beneficio di tutti gli eredi. «Questi trenta disegni formano un insieme coerente come se ne vedono pochi sul mercato, confida la banditrice Marielle Digard. Permettono di vedere le corrispondenze metodologiche tra il lavoro di Léger, che utilizzava il colore in campiture piatte, e Cardin, che spesso concepiva le sue creazioni come macchie di colore».
Dominano questo insieme i disegni per il teatro, e in particolare per il famoso balletto «La Création du monde» del 1923. L’opera fu coreografata dal ballerino Jean Börlin su partitura di Darius Milhaud, con libretto di Blaise Cendrars, scenografie e costumi di Fernand Léger, per i «Ballets suédois» diretti da Rolf de Maré, che all’epoca riscuotevano grande successo a Parigi.
In alcuni momenti si può scorgere l’influenza delle arti africane su Fernand Léger, evidenziata nella storica mostra «Primitivismo nell’arte del XX secolo», presentata nel 1984 al MoMA di New York e documentata nel suo catalogo. Altri disegni rimandano all’antico Egitto, realizzati questa volta per «David triomphant», un balletto di Serge Lifar creato nel 1936, con musiche di Claude Debussy e Modest Musorgskij.
Ogni lotto è stimato a prezzi volutamente allettanti, che vanno da 500 a 3mila euro per la fascia bassa, fino a un massimo di 8mila euro.
La vendita del 24 giugno precede una più ampia dispersione che dovrebbe avere luogo in autunno, questa volta dedicata al contenuto più eterogeneo delle dimore dello stilista a Parigi, tra lo stile Napoleone III, dipinti, arte asiatica, ma anche una serie di gioielli unici creati per adornare le sue modelle durante le sfilate.
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