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Orfeo Boselli, «Personificazione della Follia», 1650-60 ca

Photo: Piergiorgio Sorgetti

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Orfeo Boselli, «Personificazione della Follia», 1650-60 ca

Photo: Piergiorgio Sorgetti

Il sé messo in scena a Casa Conte, tra arte e design

Inserite nell’architettura residenziale dell’appartamento milanese, in collaborazione con Brun Fine Art e Jonathan Kugel, le opere attivano un dialogo intimo con l’ambiente

Alessia De Michelis

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Negli spazi neoclassici di Palazzo Melzi di Cusano, in via Montenapoleone 18 a Milano, prende forma «Who are you?», una mostra che interroga il tema dell’identità attraverso secoli e linguaggi artistici differenti. Inserite nell’architettura residenziale di Casa Conte, le opere attivano un dialogo intimo con l’ambiente, trasformando il ritratto in un momento di riconoscimento tra osservatore e soggetto e invitando a riflettere su come il sé sia una costruzione continua, modellata da tempo, cultura e sguardo artistico.

Il percorso espositivo mette in relazione visioni lontane: dalla «Lucrezia» del Maestro delle Mezze Figure Femminili, segnata da un gesto tragico, alla «Siren» di Alan Macdonald, immagine di un’identità contemporanea e autodeterminata; dalla «Testa Orientale» in alabastro della Regia Scuola Artistico Industriale di Volterra, maschera enigmatica tra ruolo imposto e potere arcaico, fino alla «Personificazione della Follia» di Orfeo Boselli, busto seicentesco che traduce la complessità mentale in marmo. Spiccano inoltre il disegno ironico di «Fantômas» di René Magritte e il celebre ritratto di «Buxie Gancia» di Andy Warhol, emblema della sua raffinata chiarezza formale.

Curata da Laura De Jonckheere, in collaborazione con Brun Fine Art e Jonathan Kugel, la mostra prosegue e rinnova la partnership tra l’omonima galleria e Casa Conte, l’appartamento di design sartoriale del brand Conte Casa. Dopo l’esposizione del 2025 dedicata a Lucio Fontana, il progetto promosso da Ferdinando Conte conferma una visione in cui arte e design non convivono semplicemente, ma si potenziano a vicenda, generando un’esperienza sensoriale ed emotiva in cui il passato e il contemporaneo si fondono in una dimensione sospesa nel tempo.

Andy Warhol, «Buxy Gancia», 1972

Alessia De Michelis, 16 dicembre 2025 | © Riproduzione riservata

Il sé messo in scena a Casa Conte, tra arte e design | Alessia De Michelis

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