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Una veduta dell’allestimento del primo piano di Casa Cavazzini a Udine dedicato ai fratelli Basaldella

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Una veduta dell’allestimento del primo piano di Casa Cavazzini a Udine dedicato ai fratelli Basaldella

Il doppio confronto tra i fratelli Basaldella a Casa Cavazzini

Nella sede del Museo di arte moderna e contemporanea di Udine il 14 novembre sarà inaugurato il nuovo allestimento degli ambienti dedicati a Dino, Mirko e Afro

Melania Lunazzi

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Venerdì 14 novembre viene presentato al pubblico il nuovo allestimento delle sale al primo piano di Casa Cavazzini, sede del Museo di arte moderna e contemporanea di Udine. Gli spazi, articolati in due ambienti, ospitano da sempre le opere dei fratelli udinesi Dino (1909-77), Mirko (1910-69) e Afro Basaldella (1912-76), che ora sono state oggetto di una integrazione e di una diversa disposizione. «La spinta al riallestimento, spiega Vania Gransinigh, curatrice dei Civici Musei udinesi, è scaturita dalla presenza nei depositi di un importante nucleo di disegni di Mirko Basaldella, donati nel 1974 dalla famiglia, dopo la morte dello scultore». Si tratta di una quindicina di pezzi che vanno a integrare l’esposizione preesistente, costituiti da opere di piccolo formato su carta realizzate a pastelli cerosi e a tempera. «Per Mirko il disegno ha sempre avuto un valore autonomo, oltre che meramente funzionale alle sculture che realizzava», aggiunge Gransinigh. 

Il riallestimento, progettato dall’architetto Giulio Avon dello Studio Avon con la collaborazione di William Cortes Casarrubios, ha permesso quasi di raddoppiare la superficie espositiva grazie a un ammodernamento dei basamenti per le sculture, come lo «Spartaco» (1964) e i «Ferri» di Mirko della fine degli anni Cinquanta, riposizionati, e all’integrazione di altre strutture espositive. Sono stati inoltre realizzati degli interventi di illuminotecnica con schermatura della luce proveniente dall’esterno attraverso le finestre.

L’integrazione e la nuova disposizione hanno permesso in sostanza di migliorare la lettura delle opere in un doppio confronto tra i fratelli, che valorizza, in una sala, il dialogo tra le sculture di Dino e Mirko e, nell’altra, quello tra i disegni e i dipinti di Mirko e Afro. Un dialogo che tra i Basaldella è sempre esistito fin dagli esordi, che li hanno visti accomunati in una formazione comune compiuta tra Udine e Venezia, per poi percorrere strade autonome, che per Mirko e Afro hanno avuto una valenza e apprezzamenti anche nazionali e internazionali. Tra le opere esposte nella sala ci sono anche la grande «Crocifissione» in ceramica, opera cruciale del secondo dopoguerra realizzata congiuntamente da Mirko e Afro, e il disegno di Mirko per la Cancellata delle Fosse Ardeatine a Roma.

Nell'occasione dell’inaugurazione della sala rinnovata viene presentato anche il volume di William Cortes Casarrubios Studio Avon. Mostre e musei 1980-2020 (180 pp., Gaspari Editore, Udine 2025, 29 €), che racconta e raffigura quarant’anni di allestimenti realizzati dallo studio udinese, fondato nel 1947 da Guido Avon, compreso quello dedicato ai Basaldella negli anni Ottanta.

Una veduta esterna di Casa Cavazzini, Udine

Melania Lunazzi, 11 novembre 2025 | © Riproduzione riservata

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