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I tre quadri Borbone-Parma sono dello Stato

I tre quadri Borbone-Parma sono dello Stato

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Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

Hanno una storia avventurosa, in cui hanno un ruolo anche i «Monuments Men» della Quinta Armata degli Stati Uniti, i tre dipinti dei Borbone-Parma recuperati, dopo una certosina indagine documentale, dai nostri (non meno meritori) Monuments Men di oggi, i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale di Monza

Si tratta di una «Trinità» a tempera su tavola attribuita ad Alesso (sic!) Baldovinetti (1425-1499), una «Madonna con Bambino» a olio su tela attribuita a Cima da Conegliano (1460-1518) e bottega, e un dipinto su tela firmato «Jeronimus ex Libris», raffigurante la «Circoncisione», del celebre miniatore ma rarissimo pittore Gerolamo dai Libri (1474-1555). Si trovavano nella Villa delle Pianore a Camaiore, presso Lucca, di proprietà del principe Felice Borbone-Parma che, avendo sposato Carlotta, granduchessa del Lussemburgo, durante la guerra era diventato il principe consorte del sovrano di uno stato nemico. I suoi beni furono perciò requisiti dallo stesso ente statale che, dal tempo delle leggi razziali (1938), aveva il triste compito di gestire i beni confiscati agli ebrei, ma nelle vicende drammatiche della guerra la trentina di dipinti requisiti ai Borbone-Parma fu razziata dalle truppe tedesche e portata nel Castello di Dornsberg in Alto Adige, residenza del generale Karl Wolff, capo delle SS in Italia. 

Tutte le opere, salvo tre, furono recuperate dai «Monuments Men» americani e restituite a Felice di Borbone-Parma. Le tre che mancavano sono quelle ritrovate ora, dopo oltre settant’anni, dai Carabinieri Tpc di Monza, che le hanno presentate il 18 aprile nella Pinacoteca di Brera, cui sono state per il momento conferite. Esse appartengono, infatti, allo Stato italiano, che nel 1949 risarcì per tale perdita Felice di Borbone-Parma e che può dunque disporne. Le tre opere sono state ritrovate (e sequestrate) nelle abitazioni di due collezionisti milanesi che le avevano ereditate da parenti scomparsi. Il merito del ritrovamento va al lavoro di squadra (un’autentica eccellenza italiana, unica nel panorama internazionale) tra i Carabinieri Tpc, guidati da Alberto De Regibus, la Magistratura (Riccardo Targetti, capo Dipartimento reati contro il patrimonio della Procura della Repubblica di Milano) e la Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio, guidata da Antonella Ranaldi.

 

Ada Masoero, 18 maggio 2016 | © Riproduzione riservata

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I tre quadri Borbone-Parma sono dello Stato | Ada Masoero

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