Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Veronica Rodenigo
Leggi i suoi articoliÈ composta da 5.700 tessere vitree legate a piombo la vetrata policroma alta 17 metri nel transetto destro della chiesa dei Santi Giovanni e Paolo. Realizzata nel 1510 dal vetraio muranese Giannantonio Laudis su un precedente cartone di Bartolomeo Vivarini per il registro superiore e su un cartone cinquecentesco di Gerolamo Mocetto per il registro inferiore, l’opera è comunemente nota coma la Vetrata Vivarini.
Smontata e rimontata durante i due conflitti, la «fenestra magna» era stata restaurata negli anni ’70 e ’80 ma, causa il recente stato di avanzato degrado (deformazioni, fratture, caduta di tessere vitree, perdita della pellicola pittorica), è stato necessario intervenire con pulitura, smontaggio e ripristino delle parti ammalorate, integrazioni delle tessere vitree e del telaio di sostegno.
All’esterno un’apposita controvetrata di protezione contrasta l’azione di fenomeni atmosferici. L’intervento (2 anni e 600mila euro) ha lasciato emergere interessanti dettagli come l’immagine dipinta all’interno della matrice del vetro al di sotto della perduta grisaille.

La vetrata Vivarini

La vetrata Vivarini
Altri articoli dell'autore
A Venezia, tra le sedi di Palazzo Bembo, Palazzo Mora e Giardini della Marinaressa, 207 partecipanti da 52 Paesi danno vita alla settima edizione della mostra «Time Space Existence»
Il nuovo corso delle Procuratie Vecchie prende il nome di San Marco Art Centre, con un programma che abbraccerà le arti visive, l’architettura, la moda, la tecnologia e il cinema
L’energia caotica della città è sempre positiva, ma servono una maggior collaborazione tra istituzioni pubbliche e private e più attenzioni ai trasporti, alle soluzioni abitative anche per i semiresidenti, alle fragilità strutturali e all’equilibrio fra tutela e accessibilità. Ne parlano la direttrice della Peggy Guggenheim Collection e l’ex direttrice delle Gallerie dell’Accademia
Lo studio Amo/Oma, ospite della Fondazione Prada a Venezia, promuove il dialogo e la riflessione speculativa sul rapporto tra l’intelligenza umana, i fenomeni scientifici e culturali, la creazione e la diffusione della conoscenza