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La Chiesa di Nostra Signora delle Grazie, Nizza Monferrato (At)

Foto: Roberto Morelli. © Fai-Fondo Ambiente Italiano

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La Chiesa di Nostra Signora delle Grazie, Nizza Monferrato (At)

Foto: Roberto Morelli. © Fai-Fondo Ambiente Italiano

I «Luoghi del Cuore» del Fai votatissimi: 2.316.984 schede

Sono stati 221 (mai così tanti) i luoghi che in questa edizione hanno superato la soglia minima di 2.500 voti

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Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

Sono 2 milioni 316mila 984 i voti raccolti dalla 12ma edizione de «I Luoghi del Cuore», la sempre più apprezzata iniziativa promossa dal Fai-Fondo per l’Ambiente Italiano e da Intesa Sanpaolo che raduna ogni anno un numero crescente di persone innamorate del nostro Paese e dei suoi tesori artistici e ambientali, dando loro la possibilità di partecipare alla tutela di siti poco conosciuti ma ricchi di storia e, soprattutto, identitari per la comunità cui fanno capo. Sono stati 221 (mai tanti come quest’anno) i luoghi che in questa edizione hanno superato la soglia minima di 2.500 voti, ottenendo così la possibilità di partecipare al Bando (aperto fino all’11 settembre) per sostenere progetti di restauro e valorizzazione. E mai come quest’anno sono stati i luoghi, distribuiti in 13 regioni italiane, che hanno superato i 10mila voti. Per tutti, si apre la possibilità di accedere ai contributi, che da quest’anno aumentano a 700mila euro (300mila più del passato). I tre vincitori nazionali avranno diritto rispettivamente a 70mila, 60mila e 50mila euro, purché presentino al Fai concreti progetti di restauro o valorizzazione culturale. Ma anche i luoghi che hanno raggiunto la prima soglia, di 2.500 voti, potranno aspirare, candidando un loro progetto, al contributo, che ora sale fino a 50mila euro.

I progetti saranno valutati secondo nuovi criteri, sviluppati in base alla valutazione dell’impatto de «I Luoghi del Cuore» realizzata nel 2024 da Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura, con l’obiettivo di generare ricadute culturali, economiche, sociali e ambientali di lungo termine e privilegiare le aree interne (e più sacrificate) del Paese, dove il sostegno di questa iniziativa può dar vita a un vero welfare culturale.

La Fontana Antica di Gallipoli (Le). Foto: I Luoghi del Cuore

Il luogo più votato, con oltre 72mila scelte, è stato il Santuario Nostra Signora delle Grazie a Nizza Monferrato (At), un «luogo del cuore» già per l’allora Don Bosco (oggi san Giovanni Bosco), grande educatore, fondatore delle scuole salesiane, che lo acquistò nel 1877 salvandolo dalla rovina. E sono state soprattutto le scuole salesiane, diffuse nel mondo intero, a raccogliere la valanga di voti che hanno portato sul gradino più alto questo santuario, cuore di un istituto scolastico centrale per il territorio, con i suoi allievi che vanno dal nido alle secondarie, e che oggi forma anche tanti migranti, nell’ottica dell’accoglienza dei più fragili che era del fondatore.

Quasi 63mila voti sono andati al secondo sito, la Fontana Antica di quel borgo magnifico che è Gallipoli (Lecce): detta anche «Fontana Greca» perché lungamente ritenuta del III secolo a.C., oggi è invece ascritta a maestranze salentine del ‘500. Un tempo nell’area termale delle «Fontanelle», poi spostata in centro nel 1765, la Fontana Antica si presenta come un’imponente muraglia decorata da altorilievi (un tempo) vigorosi, ispirati alle Metamorfosi di Ovidio. Oggi le sue vasche sono asciutte e le figure, scolpite nella morbida pietra leccese, sono erose. Il censimento ha però acceso l’attenzione su questo simbolo culturale della città e a marzo il MiC ha stanziato 710mila euro per il suo recupero.

Al terzo posto, l’incantevole chiesa di San Giorgio a Tellaro, Lerici (Sp), borgo marinaro di 550 abitanti affacciato sul «Golfo dei Poeti», che ha richiamato nel tempo figure come Mary e Percy Bysshe Shelley, D.H. Lawrence e la compagna Frieda, il pittore Arnold Böcklin, gli scrittori Henry James, Virginia Woolf e Mario Soldati, i poeti Eugenio Montale e Attilio Bertolucci. La chiesa, eretta nel secondo ‘500 su una fortificazione genovese protesa sul mare, è esposta all’erosione dell’acqua e del salmastro. Recuperata di recente all’esterno, ha però necessità di essere risanata anche nel bell’interno barocco. Ma ognuno degli altri beni votati, che vanno dal Parco Regionale di Cava Ispica a Modica (Ragusa; oltre 32mila voti), uno dei maggiori complessi naturalistico-archeologici della Sicilia, alla Valle dei Mulini di Gragnano (Na), che porta in sé l’antica tradizione della lavorazione della migliore pasta alimentare del mondo, fino a molti altri luoghi ancora, ha però storie affascinanti da raccontare.

La Chiesa di San Giorgio a Tellaro, Lerici (Sp). Foto Davide Marcesini. © Fai-Fondo Ambiente Italiano

Ada Masoero, 12 giugno 2025 | © Riproduzione riservata

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