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I Fantastici 54 della Quadriennale

54 artisti, viventi, di cui 16 under 35 e 45 alla prima partecipazioni, 187 opere su circa 2.000 metri quadri espositivi, con un’alta percentuale di produzioni site specific. Tutti i numeri di Fantastica, la 18ma Quadriennale d’arte, annunciati oggi a Roma 

Guglielmo Gigliotti

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«Si chiama Fantastica, ma sarà indimenticabile». È con queste parole che il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha aperto stamattina la conferenza stampa di presentazione, presso la Sala Spadolini del Collegio Romano, della 18esima edizione della Quadriennale di Roma, dal titolo «Fantastica», che inaugurerà nella prima decade di ottobre al Palazzo delle Esposizioni. Oltre al Ministro, hanno parlato Angelo Piero Cappello, Direttore generale creatività contemporanea del Ministero della Cultura, Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Andrea Lombardinilo, Presidente Fondazione La Quadriennale di Roma, e Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo (main sponsor della mostra) e Direttore Generale Gallerie d’Italia (nella cui sede di Napoli la mostra sarà presentata il 18 settembre). Intervenuti anche quattro dei cinque curatori della grande mostra, ovvero Luca Massimo Barbero, Francesco Bonami, Emanuela Mazzonis di Pralafera e Alessandra Troncone. Francesco Stocchi era impegnato all’estero. Presente anche Walter Guadagnini, curatore della sezione dedicata alla Quadriennale del 1935. Parlando del presente artistico che la Quadriennale racconterà, nessuno ha dimenticato il grande assente: Luca Beatrice, presidente della Fondazionale La Quadriennale di Roma, morto improvvisamente, per infarto, il 21 gennaio 2025, «lasciandoci tutti sgomenti», ha detto Angelo Piero Cappello. Il suo successore, Andrea Lombardinilo ha rispettato, come ha detto, «con senso filologico e umiltà» il progetto curatoriale del critico d’arte torinese, che sarà ricordato, il 30 settembre, in una giornata di studi a lui dedicata, sempre al Mic. Ha detto il Ministro Giuli, annunciando l’evento: «Una volta Luca Beatrice ha scritto: “Se non è utopia, non è visione, non è stupore, l’arte cos’è?” Ti prometto, caro Luca, che questa domanda il 30 settembre troverà una risposta». Visibilmente commosso, il Ministro, legato a Luca Beatrice da amicizia, oltre che da «diverse scorribande giornalistiche», ha invitato il pubblico a omaggiare lo studioso scomparso con un lungo applauso.
Ma ecco i numeri della mostra: 187 opere, realizzate da 54 artisti, di cui 45 partecipano per la prima volta alla Quadriennale, 16 hanno meno di 35 anni. Ed ecco gli artisti, e le relative sezioni, presentate dalle parole dei curatori. Quella «firmata» da Luca Massimo Barbero ha un titolo lungo come versi di una poesia: «La mia immagine è ciò da cui mi faccio rappresentare: l’autoritratto. Il cibo, i gatti, la palestra, me stesso, i viaggi e ammennicoli vari». Spiega il critico d’arte: «L’autoritratto è un tema indelebile nella contemporaneità, coinvolgendo non solo la produzione del sé, ma entrando e spezzando lo specchio, che spesso abbiamo visto ritornare nell’arte contemporanea così, forse troppo, frequentemente. I generi si frantumano, i ruoli si frantumano e la fluidità dell’io diventa pure un riferimento a essere presenti in un modo, se vogliamo dire, di individualità che dialogano tramite “sé” relazionali».
Gli artisti prescelti da Barbero: Paolo Bini, Gianni Caravaggio, Siro Cugusi, Roberto de Pinto, Donato Dozzy, Matteo Fato, Emilio Gola, Luisa Lambri, Luca Marignoni, Roberta Orio, Runo B - Bruno Zhang, Marta Spagnoli, Vedovamazzei.

Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Alessandro Giuli, Ministro della Cultura, Angelo Piero Cappello, Direttore Generale Creatività Contemporanea - Ministero della Cultura, Andrea Lombardinilo, Presidente Fondazione La Quadriennale di Roma, Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore Generale Gallerie d’Italia, Foto Karen di Paola

Francesco Bonami si presenta invece con Friederich Andreoni, Lupo Borgonovo, Roberto Cattivelli, Giulia Cenci, Cecilia De Nisco, Luca Gioacchino Di Bernardo, Chiara Enzo, Emiliano Furia, Jem Perucchini, Beatrice Scaccia, Lorenzo Vitturi, Shafei Xia. Il titolo della sua sezione è «Memoria piena. Una stanza solo per sé». Spiega Bonami: «La nostra memoria è piena, pienissima quella di un curatore di quasi settant’anni. Partendo da questa constatazione ho voluto immaginare non una mostra ma tante piccole mostre dentro una mostra che, a sua volta, sta dentro una grande manifestazione come la Quadriennale d’arte. Così, non ho voluto pensare a un tema che unificasse gli artisti da me selezionati, se non quello della propria indipendenza e autonomia, ciascuno “una stanza solo per sé”, appunto»
Si chiede Emanuela Mazzonis di Pralafera: «Come reagisce l’arte di fronte all’inondazione di foto, selfie, meme, screenshots, gifs, reels, stories che sommergono la nostra vista?». La sua sezione propone così «un focus sull’evoluzione della fotografia in Italia dal 2000 al 2025: undici artisti di generazioni differenti dimostrano la versatilità del mezzo fotografico e indagano il valore e la responsabilità delle immagini». Sotto il titolo «Il tempo delle immagini. Immagini fuori controllo?». Espongono Eleonora Agostini, Jacopo Benassi, Andrea Camiolo, Irene Fenara, Linda Fregni Nagler, Teresa Giannico, Massimo Grimaldi, Francesco Jodice, Giovanni Ozzola, Giulia Parlato e Davide Tranchina.
Francesco Stocchi sceglie quale titolo la formula del «Senza titolo», spiegando che «una mostra senza titolo, dichiaratamente priva della tematica che identifica le esposizioni collettive, non ha lo scopo di illustrare o elaborare un concetto, quanto configurarsi come atto creativo». A questo fine ha riunito gli artisti Micol Assaēl, Luca Bertolo, Adelaide Cioni, Martino Gamper, Valerio Nicolai, Lulù Nuti, Pietro Roccasalva, Arcangelo Sassolino, Alessandro Sciarroni.
Alessandra Troncone si è orientata invece sul tema del corpo, anzi, come da titolo della sua sezione a «Il corpo incompiuto». Il suo è infatti un «focus sul lavoro di artiste e artisti che, mettendo al centro il corpo – umano, animale, meccanico – suggeriscono nuove forme di rappresentazione e di racconto, chiamando in causa storie e relazioni sociali che passano attraverso il corpo stesso, ma anche alludendo a fenomeni di ibridazione che guardano a possibili scenari futuri». Gli artisti della sezione sono Agnes Questionmark, Camilla Alberti, Diego Cibelli, Antonio Della Guardia, Federica Di Pietrantonio, Valentina Furian, Iva Lulashi, Roberto Puglies edEmilio Vavarella.

Shafei Xia, Still Love, 2024-2025, Courtesy l’artista e P420, Bologna, foto Carlo Favero, dettaglio

L’apertura al vivido conformarsi del presente, non esclude lo sguardo rigenerante vero il passato. La Fondazione La Quadriennale così, come era già nelle intenzioni di Luca Beatrice, ha incaricato Walter Guadagnini di curare un affondo sull’edizione della Quadriennale del 1935, che fu un evento fondamentale di quegli anni. È nata così la sezione «I Giovani e i maestri. La quadriennale del 1935». A testimoniare quella stagione d’oro dell’arte italiana, le opere di Luigi Bartolini, Mario Broglio, Corrado Cagli, Cagnaccio di San Pietro, Giuseppe Capogrossi, Emanuele Cavalli, Gisberto Ceracchini, Giovanni Colacicchi, Giorgio de Chirico, Filippo de Pisis, Antonio Donghi, Pericle Fazzini, Leonor Fini, Carlo Levi, Osvaldo Licini, Mario Mafai, Marino Marini, Arturo Martini, Giorgio Morandi, Milena Pavlović Barilli, Fausto Pirandello, Enrico Prampolini, Regina Cassolo Bracchi, Giovanni Romagnoli, Scipione Bonichi, Gino Severini, Mario Sironi, Luigi Trifoglio, Gianfilippo Usellini, Farpi Vignoli, Alberto Ziveri. La realizzazione della 18a Quadriennale d’arte ha potuto fare affidamento su un budget di 2,5 milioni di euro, di cui il 44% proviene da fondi propri dell’Istituzione, il 40% da un contributo ad hoc della Direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, il 16% dal sostegno di soggetti privati. Questi sono Intesa Sanpaolo, Enel e Fondazione Roma (che finanzierà il Premio Quadriennale e il Premio Giovane Arte della rassegna). «Fantastica è l’arte, per la sua capacità di dischiudere nuovi orizzonti, a tutte le latitudini e in tutte le epoche», disse Luca Beatrice presentando a Roma, nel novembre 2024, la Quadriennale, di cui non avrebbe visto l’inaugurazione. Tutte le persone intervenute alla conferenza stampa hanno promesso di rispettare questo spirito.

Federica Di Pietrantonio, the edge of collapse #03, 2025, still dal video, courtesy l’artista e The Gallery Apart, Roma

I curatori della 18ma Quadriennale: Luca Massimo Barbero, Francesco Bonami, Emanuela Mazzonis di Pralafera, Francesco Stocchi, Alessandra Troncone, Walter Guadagnini

Tutti gli artisti della 18esima Quadriennale

Eleonora Agostini, Mirano (Ve) 1991. Vive e lavora a Londra (selezionata da Emanuela Mazzonis di Pralafera)

Camilla Alberti, Milano 1994. Vive e lavora a Milano (selezionata da Alessandra Troncone)

Friederich Andreoni, Pesaro 1995. Vive e lavora a Berlino (selezionato da Francesco Bonami)

Micol Assaël, Roma 1979. Vive e lavora a Roma e in Grecia (selezionata da Francesco Stocchi)

Jacopo Benassi, La Spezia 1970. Vive e lavora a La Spezia (selezionato da Emanuela Mazzonis di Pralafera)

Luca Bertolo, Milano 1968. Vive e lavora a Serravezza (Lu) (selezionato da Francesco Stocchi)

Paolo Bini, Battipaglia (Sa) 1984. Vive e lavora a Montecorvino Pugliano (Sa) (selezionato da Luca Massimo Barbero)

Lupo Borgonovo, Milano 1985. Vive e lavora a Milano (selezionato da Francesco Bonami)

Andrea Camiolo, Leonforte (En) 1998. Vive e lavora a Torino (selezionato da Emanuela Mazzonis di Pralafera)

Gianni Caravaggio, Rocca San Giovanni (Ch) 1968. Vive e lavora a Milano e Sindelfingen (Germania) (selezionato da Luca Massimo Barbero)

Roberto Cattivelli, Piacenza 1979. Vive e lavora a Piacenza (selezionato da Francesco Bonami)

Giulia Cenci, Cortona (Ar) 1988. Vive e lavora in Toscana e ad Amsterdam (selezionata da Francesco Bonami)

Diego Cibelli, Napoli 1987. Vive e lavora a Napoli (selezionato da Alessandra Troncone)

Adelaide Cioni, Bologna 1976. Vive e lavora a Spoleto (selezionata da Francesco Stocchi)

Siro Cugusi, Nuoro 1980. Vive e lavora in Sardegna e a New York (selezionato da Luca Massimo Barbero)

Cecilia De Nisco, Parma 1997. Vive e lavora a Vienna (selezionata da Francesco Bonami)

Roberto de Pinto, Terlizzi (Ba) 1996. Vive e lavora a Milano (selezionato da Luca Massimo Barbero)

Antonio Della Guardia, Salerno 1990. Vive e lavora a Napoli (selezionato da Alessandra Troncone)

Luca Gioacchino Di Bernardo, Napoli 1991. Vive e lavora a Napoli (selezionato da Francesco Bonami)

Federica Di Pietrantonio, Roma 1996. Vive e lavora a Roma (selezionata da Alessandra Troncone)

Donato Dozzy (Donato Scaramuzzi), Roma 1970. Vive e lavora a Roma (selezionato da Luca Massimo Barbero)

Chiara Enzo, Venezia 1989. Vive e lavora a Venezia (selezionata da Francesco Bonami)

Matteo Fato, Pescara 1979. Vive e lavora a Pescara (selezionato da Luca Massimo Barbero)

Irene Fenara, Bologna 1990. Vive e lavora a Milano (selezionata da Emanuela Mazzonis di Pralafera)

Linda Fregni Nagler, Stoccolma 1976. Vive e lavora a Milano (selezionata da Emanuela Mazzonis di Pralafera)

Emiliano Furia, Romano di Lombardia (Bg) 1991. Vive e lavora a Milano (selezionato da Francesco Bonami)

Valentina Furian, Venezia 1989. Vive e lavora a Bologna (selezionata da Alessandra Troncone)

Martino Gamper, Merano (Bz) 1971. Vive e lavora a Londra (selezionato da Francesco Stocchi)

Teresa Giannico, Bari 1985. Vive e lavora a Milano (selezionata da Emanuela Mazzonis di Pralafera)

Emilio Gola, Milano, 1994. vive e lavora a Milano (selezionato da Luca Massimo Barbero)

Massimo Grimaldi, Taranto 1974. Vive e lavora a Milano (selezionato da Emanuela Mazzonis di Pralafera)

Francesco Jodice, Napoli 1967. Vive e lavora a Milano (selezionato da Emanuela Mazzonis di Pralafera)

Luisa Lambri, Como 1969. Vive e lavora a Milano (selezionata da Luca Massimo Barbero)

Iva Lulashi, Tirana (Albania) 1988. Vive e lavora a Milano (selezionata da Alessandra Troncone)

Luca Marignoni, Cles (Tn) 1989. Vive e lavora a Venezia e a Smarano di Predaia (Tn) (selezionato da Luca Massimo Barbero)

Valerio Nicolai, Gorizia 1988. Vive e lavora a Milano (selezionato da Francesco Stocchi)

Lulù Nuti, Levallois-Perret (Francia) 1988. Vive e lavora a Roma (selezionata da Francesco Stocchi)

Roberta Orio, Venezia 1966. Vive e lavora a Venezia (selezionata da Luca Massimo Barbero)

Giovanni Ozzola, Firenze 1982. Vive e lavora a Tenerife (selezionato da Emanuela Mazzonis di Pralafera)

Giulia Parlato, Palermo 1993. Vive e lavora a Roma (selezionata da Emanuela Mazzonis di Pralafera)

Jem Perucchini, Tekeze (Etiopia) 1995. Vive e lavora a Milano (selezionato da Francesco Bonami)

Roberto Pugliese, Napoli 1982. Vive e lavora a Napoli (selezionato da Alessandra Troncone)

Agnes Questionmark, Roma 1995. Vive e lavora a New York e Roma (selezionata da Alessandra Troncone)

Pietro Roccasalva, Modica 1970. Vive e lavora a Milano (selezionato da Francesco Stocchi)

Runo B, Jiangsu (Cina) 1993. Vive e lavora a Venezia e Faenza (Ra) (selezionato da Luca Massimo Barbero)

Arcangelo Sassolino, Vicenza 1967. Vive e lavora a Vicenza (selezionato da Francesco Stocchi)

Beatrice Scaccia, Frosinone 1978. Vive e lavora a New York (selezionata da Francesco Bonami)

Alessandro Sciarroni, San Benedetto del Tronto 1976. Vive e lavora a Roma e San Benedetto del Tronto (selezionato da Francesco Stocchi)

Marta Spagnoli, Verona 1994. Vive e lavora a Venezia (selezionata da Luca Massimo Barbero)

Davide Tranchina, Bologna 1972. Vive e lavora a Bologna (selezionato da Emanuela Mazzonis di Pralafera)

Emilio Vavarella, Monfalcone (Go) 1989. Vive e lavora negli Stati Uniti e in Italia (selezionato da Alessandra Troncone)

Vedovamazzei, duo artistico nato a Milano nel 1991, composto da Maristella Scala (Napoli, 1964) e Simeone Crispino (Napoli, 1962). Gli artisti vivono e lavorano a Milano (selezionato da Luca Massimo Barbero)

Lorenzo Vitturi, Venezia 1980. Vive e lavora a Venezia e Londra (selezionato da Francesco Bonami)

Shafei Xia, Zhejiang (Cina) 1989. Vive e lavora a Bologna (selezionata da Francesco Bonami)

 

Luca Massimo Barbero, Francesco Bonami, Emanuela Mazzonis di Pralafera, Francesco Stocchi, Alessandra Troncone, Walter Guadagnini

Guglielmo Gigliotti, 25 giugno 2025 | © Riproduzione riservata

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