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Gianfranco Ferroni
Leggi i suoi articoliPochi lo sanno ma a Roma, nella Biblioteca del Senato intitolata a Giovanni Spadolini, in piazza della Minerva, sono presenti alcuni degli arazzi ideati per le navi da crociera più famose d’Italia, quelle che traversavano l’Atlantico.
Nel palazzo dedicato alla cultura, destinato ai parlamentari ma aperto agli studiosi, accessibile agli invitati di convegni e presentazioni di libri, si trovano quattro arazzi di Corrado Cagli, ovvero «Donne di pescatori», «Pescatori», «Vele» e «Viaggi», realizzati nel 1959, e uno di Emilio Vedova, «Astratto», del 1964. Gli arazzi di Cagli facevano originariamente parte dell’arredo interno dei grandi transatlantici Michelangelo e Raffaello.
«Quello di Vedova è testimone della partecipazione dell’artista al movimento dell’Espressionismo astratto, come anche del suo rapporto con l’ambiente americano, con particolare attenzione ai risvolti politico-sociologici», è sottolineato nella guida edita per scoprire i tesori nascosti nell’edificio. E all’Arazzeria Scassa di Asti, che realizzò le opere destinate a quello che veniva definito «l’allestimento dei grandi transatlantici italiani», ricordano un particolare curioso relativo alla turbonave Raffaello: «Nel corso dell’ultimo viaggio, avvenuto nella primavera del 1975, scomparve un arazzo realizzato su cartone di Vedova, portato probabilmente a terra nascosto all’interno di una valigia. Di questo arazzo se ne sono perse completamente le tracce».
Per arredare la turbonave Michelangelo, sotto la direzione di Ugo Scassa, vennero realizzati dodici arazzi, «tra cui un imponente arazzo di sei metri di lunghezza, tessuto su cartone di Giuseppe Capogrossi e cinque grandi arazzi realizzati su cartoni dello Studio Zoncada, lunghi sette metri. A chiudere, sei arazzi a tema astratto su cartoni di Roberto Aloi». Nel transatlantico intitolato a Raffaello, sulle pareti del Gran Bar Atlantico erano esposti ventuno arazzi creati dall’Arazzeria Scassa, su cartoni di Carla Accardi, Roberto Ercolini, Achille Perilli, Gastone Novelli, Mimmo Rotella, Sandro Trotti, Federico Spoltore, Emilio Vedova e Giulio Turcato.
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